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Quando iniziare un corso di teatro per i bambini? E quali sono i vantaggi?

Far frequentare un corso di teatro ai bambini o accompagnarli a vedere gli spettacoli teatrali è molto importante per la loro crescita, oltre che divertente. L’arte teatrale stimola infatti la fantasia dei piccoli, ma li apre anche alla diversità, sviluppa la loro empatia e una migliore percezione del loro corpo nello spazio.

Quando iniziare un corso di teatro?

Non è mai troppo presto per iniziare un corso di teatro: i benefici per i bambini tra i 6 e i 9 anni che decidono di intraprendere questo percorso sono molti; imparano a lavorare in gruppo e ad allenare la capacità di osservazione, ad esercitarsi a riconoscere le emozioni degli altri e anche le proprie, sviluppando l’empatia. Se il teatro viene praticato in modo continuativo, poi, serve ai bambini anche per imparare a controllare il loro fisico nello spazio.

I vantaggi del teatro per bambini

Imparare a gestire le emozioni:

gestire la paura, l’ansia o l’agitazione prima dell’ingresso in scena aiuta a gestire emozioni simili nel mondo adulto. Il bambino sarà un adulto sicuro di sé.

Accrescere l’autostima:

imparare a studiare la parte, far crescere il proprio personaggio, salire sul palco e affrontare il pubblico aiuta il bambino a sentirsi bene e ad apprezzare sé stesso.

Imparare a stare con gli altri:

condividere un progetto teatrale significa entrare in una cerchia di persone con qualcosa in comune, la socializzazione e la fiducia negli altri migliorano gradualmente.

Partecipare al senso artistico dello spettacolo:

oltre alla recitazione del proprio personaggio, il bambino impara a pensare a tutto ciò che fa da collante allo spettacolo. Questo aspetto permette una maggiore collaborazione e un forte coinvolgimento.

Abbandonare il senso di timidezza:

il teatro aiuta ad acquisire sicurezza e coraggio verso le attività proposte, tanto da trovarsi nella condizione di partecipare in modo più attivo e consapevole. Si viene a creare un senso di fiducia collettivo.

Sviluppare la creatività:

il teatro permette alla creatività del bambino di espandersi. In tal senso si offre la possibilità di sperimentare situazioni in cui ci si può mettere alla prova.

Victoria Village organizza corso di teatro che stimola i bambini ad esprimere se stessi e ad ampliare i propri meccanismi creativi e comunicativi.

I lavoretti per bambini servono a stimolare la fantasia e creatività, oltre che la memoria e l’attenzione del bambino.

Insegnare ai bambini a fare qualcosa con le proprie mani è un’attività davvero preziosa, che li aiuta ad acquisire la fiducia nelle loro capacità. Un ottimo antidoto contro il dilagare dei cellulari, tablet, videogiochi.

I lavoretti manuali per bambini stimolano la creatività

I lavoretti manuali per bambini, come la realizzazione di un semplice pupazzo di stoffa, o di un braccialetto realizzato con scampoli di tessuto e pasta, permettono ai bambini di ragionare in modo insolito, adattando ciò che hanno a disposizione per creare dei risultati nuovi.

I lavoretti manuali favoriscono la collaborazione

Fare un lavoretto manuale in gruppo permette bambini di stringere i rapporti con i loro amici. Che siano compagni di scuola o semplici vicini di casa, permette di lavorare insieme, ad esempio assegnandosi ciascuno dei compiti da svolgere per portare a termine il lavoretto. Dal lavoro più semplice, come la realizzazione di un cartoncino con collage, fino a qualcosa di più complesso come ad esempio l’organizzazione di una caccia al tesoro. I lavoretti manuali sono davvero ottimi per insegnare ai bambini a collaborare tra di loro.

I lavoretti manuali permettono di sviluppare la concentrazione

I lavoretti manuali richiedono un’attenta coordinazione tra mani, occhi, e cervello; sono essenziali per favorire la concentrazione e sviluppare la capacità di restare impegnati in un compito per un periodo di tempo più o meno lungo.

I lavoretti manuali sono preziosi per costruire l’autostima

Poter realizzare qualcosa con le proprie mani e vedere il risultato finito è fondamentale per donare autonomia e autostima ai bambini, permettendo inoltre di aumentare il loro senso di responsabilità.

I lavoretti manuali migliorano il benessere fisico e psicologico dei bambini

I lavoretti manuali, soprattutto se riguardano la creazione di oggetti che piacciono ai bimbi, creano un’atmosfera di benessere e di armonia, fondamentale per mantenere un benessere sia fisico che psicologico sui bambini. È utile perché si tratta di un momento di una pausa tra i mille impegni quotidiani, liberandosi quindi dallo stress della competizione, e migliorando lo stato emotivo dei bambini che spesso sono agitati.

I lavoretti manuali permettono ai bambini di ragionare in modo insolito, adattando ciò che hanno a disposizione per creare dei risultati nuovi.

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Imparare l’inglese fin da piccoli è una delle abilità più importanti che i bambini possano acquisire.

Sempre più ricerche scientifiche in ambito psico-linguistico e pedagogico evidenziano che le lingue si apprendono con maggiore semplicità, efficacia e immediatezza in tenera età rispetto all’età adulta perché i bambini sperimentano una fase di crescita in cui il cervello è più ricettivo, duttile e predisposto all’assimilazione di nuovi suoni e nozioni.

I bambini acquisiscono più facilmente una corretta pronuncia e intonazione, perché più sensibili ai processi di riconoscimento, ripetizione e memorizzazione dei suoni.

Non portano con sé le inibizioni e le paure degli adulti sulla possibilità di sbagliare, per cui sperimentano la seconda lingua con spontaneità e disinvoltura.

Ma quali sono i benefici dell’imparare una seconda lingua in tenera età?

L’esposizione a più linguaggi permette di migliorare la capacità di ascolto e comprensione, oltre che di differenziazione e categorizzazione, poiché il bambino impara a riconoscere e distinguere chiaramente suoni e parole tra le diverse lingue;

l’apprendimento di una seconda lingua sviluppa tutte le capacità cognitive del bambino, stimola e potenzia la memoria, la concentrazione e l’attitudine al problem solving. I bambini che imparano una seconda lingua sono, infatti, più rapidi nel prendere una decisione, sono più versatili, flessibili e con spirito critico, in grado di riconoscere e catalogare le situazioni e scegliere il codice linguistico ed espressivo più adatto al contesto e all’ambiente;

la seconda lingua aiuta i bambini ad acquisire una mentalità aperta al confronto e alle differenze. Il plurilinguismo sviluppa la curiosità e la socialità, offrendo una prospettiva internazionale;

imparare una seconda lingua apre le porte alle altre culture. Esso è una chiave di accesso privilegiata, per conoscere culture diverse da quella d’origine, offre modi diversi di esprimersi e rende più profonda la consapevolezza verso il mondo.

In un mondo dove l’inglese è diventato il linguaggio più comune, perché non studiarlo fin da piccoli?

Victoria Village organizza corsi di inglese dove l’apprendimento si accompagna al divertimento e al sorriso, in questo modo crediamo di ottenere un aumento della concentrazione, dell’impegno e della motivazione dei nostri piccoli allievi.

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Con l’autunno iniziamo a vivere giornate più corte, più buie che ci preparano al freddo invernale. Come vestire i bambini?

L’autunno, si sa, si caratterizza per un’elevata instabilità climatica quindi ogni mattina scegliere l’abbigliamento per i propri bambini mette a dura prova il self control delle mamme.

Sebbene si pensi che il freddo non vada bene e che i bambini devono essere riparati, si sbaglia. In realtà è molto più facile che virus e batteri si diffondano negli ambienti chiusi, quindi perché privare i bambini di passeggiate e giochi fuori casa? Inoltre trascorrere del tempo outdoor consentirà di aumentare le difese immunitarie. Stare, quindi, sotto una campana di vetro non giova a nessuno… solo ai batteri e ai virus!

COME PROTEGGERE I BAMBINI DAL FREDDO?

Per uscire, meglio scegliere le ore più calde della giornata, preferendo quelle centrali in cui le temperature sono un po’ più alte;

Controllare sempre che mani, piedi e testa (considerate che attraverso la sola testa si ha dispersione di buona parte del calore corporeo) siano ben coperti e mai freddi;

Partire da una buona alimentazione, in quanto una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, fornisce un adeguato apporto nutritivo e di liquidi, aiutando il sistema immunitario;

Fare indossare ai bimbi abiti caldi, morbidi e confortevoli, vestendoli a strati (la famosa “cipolla”), proteggendoli con sciarpe, guanti e cappellini. Se i bambini sudano correndo all’aria aperta, svestiteli un poco e quando vi avviate verso casa ricopriteli, perché il sudore può far ammalare.

COME VESTIRE I BAMBINI QUANDO FA FREDDO?

I giochi all’aria aperta fanno bene al bambino sia dal punto di vista fisico che psicologico e quindi anche in autunno e in inverno è bene non privarli di questo piacere però è necessario vestirli adeguatamente.

Un adeguato abbigliamento deve coprire i bambini e permettere anche un facile movimento. In questo modo potranno stare all’aria aperta senza correre troppo rischi. La scelta dell’abbigliamento varia molto in relazione al tipo di attività cioè se il bambino deve semplicemente giocare fuori o al contrario se pratica sport all’aperto (come calcio o calcetto)

L’attività fisica mette in moto tutti i muscoli e questo tende ad aumentare la produzione di calore nel nostro organismo perciò anche durante lo sport sarebbe opportuno vestire i bambini a strati in modo che man mano che la percezione del calore aumenta possono “liberarsi” di qualcosa di troppo.

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Hai deciso di iscrivere tuo figlio in una ludoteca?

La ludoteca è una struttura adatta per bambini in età infantile che, grazie ad attività ricreative e didattiche, accompagna i bimbi verso il gioco e la crescita personale.

Scegliere la ludoteca giusta è un passo importante per i propri figli. Del resto strutture di questo tipo sono sempre più numerose e rappresentano una buona opportunità di socializzazione per i bambini, sia per quanto riguarda i coetanei sia altre figure adulte che non appartengono al contesto familiare

La socializzazione con altri bambini della stessa età (più o meno), del resto, è uno stimolo importante per lo sviluppo del bambino, ancor più nel caso dei figli unici o dei piccoli che non frequentano l’asilo nido o la scuola dell’infanzia e non hanno così altre occasioni di frequentazione quotidiana con i coetanei.

Scegliere la ludoteca: alcuni consigli

Se esistono diverse ludoteche nella propria zona, scegliere quella più adatta per le proprie necessità può non essere semplice.

Per scegliere la ludoteca, la prima cosa da fare è quella di conoscere in anticipo la struttura e il personale, in modo da valutare le educatrici, gli istruttori e l’ambiente, e fornire informazioni sul piccolo, sul suo carattere e sulle sue abitudini, così da aiutare il personale a entrare in contatto con lui.

Non bisogna sottovalutare poi il materiale presente all’interno delle aree giochi. Tutto ciò aiuta a capire quali attività organizzano ed entrare meglio nella filosofia del centro, che predilige o no il gioco educativo come insegnamento didattico.

Una ludoteca valida, inoltre, deve avere ambienti esterni e interni, locali sufficientemente ampi in relazione al numero di presenti e poco rumorosi, così che la comunicazione venga facilitata. L’arredo deve favorire l’autonomia dei bambini, prevedere materiali ricchi di stimoli e giochi poco strutturati, per stimolare la creatività e le esperienze sensoriali.

Questi sono i principali punti da considerare per poter avere la certezza di lasciare i propri figli in totale sicurezza.

Perché scegliere Victoria Village?

Victoria Village mette al primo posto il ruolo del bambino nella società; la progettazione dello spazio consente di spostarsi da un’ambientazione all’altra favorendo gli interessi personali del bambino, in un continuo contraltare fra attività libere e strutturate, di carattere sia fisico-sportivo che creativo-espressivo.

All’interno del Villaggio vengono proposte ai bambini numerose attività: dai giochi motori e di movimento, ai giochi di manipolazione e creazione (es. disegni, travasi, costruzioni), ai giochi di tipo cognitivo (es. giochi da tavolo, giochi  Montessori), ed infine laboratori creativi con l’utilizzo di materiale di riciclo, cucina, laboratori di moda, sartoria, pittura, scultura, ceramica, musica, TV e giornalismo, attività sportive di squadra (motricità, ballo, baby dance ecc.), sfruttando sempre la dimensione di gruppo e dello stare assieme agli altri.

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Nella fantasia di un bambino è possibile che ci sia un mostro sotto il letto e che le streghe abbiano poteri magici…

I bambini vivono leggeri, fiduciosi e spensierati grazie a una grandissima dose di FANTASIA.

La fantasia ha un ruolo fondamentale nella crescita di ogni individuo ed è grazie a lei che da adulti si avrà la speranza di un futuro migliore.

Coltivare l’immaginazione da piccoli ci permette di credere di poter arrivare al nostro obiettivo, di superare limiti che ci sembrano troppo grandi e di credere fino in fondo in noi stessi e negli altri.

Ovviamente la fantasia non basta e con la crescita si deve capire che va affiancata da un grande impegno e dedizione, ma almeno riuscire a fantasticare su un qualcosa è il primo passo per riuscire a realizzarlo.

Un bambino deve essere libero di fantasticare su qualunque cosa, di vedere gli alberi rosa e il cielo verde, se così gli va. Stesso discorso vale per i sogni sul suo futuro: capita che i bimbi si immaginino astronauti, cantanti famosi, scienziati e via dicendo, nulla è impossibile, tantomeno gli obiettivi ambiziosi, purché l’ottimismo venga, ad un certo punto della vita, associato all’impegno.

Perché è importante incrementare la fantasia per una crescita più sana e felice?

1.La fantasia svolge una funzione equilibratrice nel mondo psichico del bambino.

2.La realtà, troppo spesso, è fatta di frustrazione, difficoltà e i limiti. Attraverso la fantasia, la realtà diviene maggiormente flessibile e più accettabile e più vicina ai propri desideri ed alle proprie aspettative e vengono neutralizzati conflitti e frustrazioni. Egli può creare e trasformare ogni cosa a suo piacere, secondo i propri desideri, le proprie aspettative ed esigenze.

3.La fantasia permette di sognare situazioni più felici e rassicuranti; nel mondo della fantasia, infatti, l’inverosimile e l’incredibile diventano possibili e realizzabili. Tale meccanismo permette al bambino di affrontare ogni difficoltà, rendendola più controllabile.

4.La fantasia stimola il bambino alla ricerca di soluzioni che da un piano fantastico, man mano passano ad un piano più concreto.

Come stimolare la fantasia?

1.Attraverso il gioco.

Sono tanti i giochi che alimentano l’immaginazione e stimolano la fantasia: le costruzioni, i giochi fatti in casa realizzando oggetti con materiali di riciclo, il disegno e tutto ciò che è di manuale come la manipolazione della plastilina.

2.I libri

Le fiabe notturne, i libri da colorare e da sfogliare, sono ideali per stimolare la fantasia; magari proponendo ai bambini di inventare o immaginare un finale.

3.I lavoretti

Che sia cucinare dei biscotti o creare qualcosa, qualsiasi lavoretto istruttivo, purché non comporti regole didattiche, stimola l’immaginazione.

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La merenda non è soltanto uno spuntino ‘‘spezza-fame’’ ma un pasto molto importante nell’alimentazione dei bambini, un apporto di energia fondamentale per il benessere dei nostri figli.

La merenda è un pasto a tutti gli effetti, deve essere sana, leggera e nutriente proprio come stabilito nelle linee guida proposte dal Ministero della Salute. La merenda dei bambini serve a scandire meglio il ritmo fame/sazietà. Mangiare qualcosa durante il break di metà mattino o metà pomeriggio è necessario per evitare di arrivare troppo affamati a cena ed esagerare quindi con il cibo.

Perché la merenda è importante?

La merenda è importante perché rappresenta un rifornimento di energia, per questo motivo si fa a circa 3 ore dal pasto principale. Infatti saltare un pasto, che sia la colazione, la merenda, il pranzo o la cena, fa sì che il corpo vada in ipoglicemia, cioè una diminuzione degli zuccheri nel sangue, questo porta debolezza, malumore e nervosismo nel bambino.

Si tratta di una sorta di ricarica energetica per il bambino, e come tale non può essere uguale per ogni età, sicuramente un bambino di 6 mesi dovrà fare uno spuntino diverso da un bambino di 5 anni.

Quale merenda fare?

Scegliere gli alimenti giusti è importante per preparare una merenda gustosa e sana. Al primo posto naturalmente ci sono frutta e ortaggi che, con il loro apporto di vitamine e sali minerali, sono un vero toccasana per l’organismo e aiutano la corretta assimilazione dei nutrienti. Una macedonia, un frutto fresco o un pinzimonio rappresentano spuntini ideali. Sì anche alla frutta secca e alla frutta disidratata: la prima aiuta a combattere il senso di fame ed è una preziosa fonte di grassi mono e polinsaturi, fibre insolubili, minerali e proteine; la frutta disidratata invece, mantenendo inalterati i nutrienti per via del metodo naturale di essiccazione a cui è sottoposta, è ricca di fruttosio e glucosio e mantiene le sue proprietà nutritive inalterate: per questo è l’ideale dopo le ore di gioco intenso dei bambini o dopo un allenamento, come anche per lo spuntino di metà mattinata.

Inoltre, è bene alternare spuntini dolci e salati. Per i bambini, è importante imparare ad apprezzare gusti e consistenze diverse. Si possono preparare in casa dei biscotti soffici con frutta secca per lo spuntino della mattina e un piccolo sandwich con formaggio fresco e pomodoro per il pomeriggio, oppure una fetta di pane integrale con un pezzetto di cioccolata fondente al mattino e un piccolo frutto, a cui seguiranno una macedonia di frutta da mescolare ad uno yogurt nel pomeriggio, o ancora dei bastoncini di carota e finocchio da accompagnare con della frutta secca per il mattino (ottime mandorle, noci ma anche nocciole e anacardi) e una fetta di torta alle carote preparata in casa per il pomeriggio.

La merenda deve essere vissuta dal bambino come una pausa di benessere, dallo studio e dallo sport. Una sana abitudine da promuovere, sempre, anche per il suo valore aggregativo e di condivisione, per esempio a scuola, utile per fortificare la relazione tra insegnanti-bambini e bambini tra di loro.

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I bambini vogliono camminare scalzi d’estate? Non c’è da preoccuparsi! Camminare a piedi nudi è un toccasana per i più piccoli e non solo quando si portano al mare e si lasciano liberi di andare sul bagnasciuga, ma anche in casa. I benefici della camminata scalza, d’estate ma anche d’inverno con le giuste precauzioni, sono ormai assodati. 

Il fatto che i bambini vogliano camminare in casa senza né calze né scarpe è uno dei modi per fare le loro prime scoperte attraverso i piedi.

In realtà, camminare scalzi, soprattutto in estate, fa bene ai bambini.

Camminare scalzi in estate e, compatibilmente con le temperature, anche nelle altre stagioni permette ai bambini di sentirsi liberi, leggeri e poter salire e scendere da letti e divani senza impedimenti. Che i bambini abbiano i piedi liberi non è una cattiva abitudine né un comportamento da modificare. Medici e specialisti sono i primi a consigliare i genitori di lasciare i bambini senza le scarpe. Alcune ricerche, infatti, hanno dimostrato che camminare a piedi nudi aiuta i piccoli a sviluppare il sistema nervoso per quel che riguarda il movimento. Inoltre, il piccolo può sperimentare e fare nuove esperienze attraverso la motricità ed il tatto.

È un vero toccasana, soprattutto nella fascia d’età 3-6 anni, ovvero quella fase in cui si configura la forma anatomica dei piedini. Il motivo è semplice: i bambini appoggiando direttamente i piedini a terra, quindi a contatto diretto con il suolo senza la “mediazione” delle scarpe, sviluppano più facilmente dei recettori, il cui funzionamento è indispensabile per la crescita. Del resto, si sa quanto sia importante la giusta posizione dei piedi per lo sviluppo complessivo del sistema posturale: sono la nostra base di appoggio, sin da quando muoviamo i primi passi.

Il caldo, poi, può essere un buon pretesto per permettere ai bambini di scoprire il mondo attraverso i piedini. Che sia sul terrazzo, sul pavimento di ceramica o di parquet, i piccoli si sentono liberi a piedi nudi, anche per saltare su letto o divano all’occorrenza.

Lasciare i bambini scalzi fa bene per diversi motivi, tre i più importanti:

-il piede è libero di stare a contatto con l’ambiente;

-il piede non deve sopportare per tutto il giorno i materiali delle scarpe;

-il piede scalzo sulla sabbia aiuta a potenziare i muscoli della gamba.

Insomma, almeno durante l’estate tenere i bambini senza scarpe può fare solo bene al bambino: quindi mamme, almeno durante le vacanze, lasciate respirare i piedini dei vostri bambini!

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L’estate per i bambini rappresenta un momento di libertà, costretti durante l’anno ad accettare ritmi spesso stressanti, regole restrittive, impegni gravosi. Ma quale meta scegliere per le vacanze? Mare o Montagna?

Dopo un inverno in città, l’arrivo della bella stagione porta con sé il desiderio di respirare aria fresca e passare del tempo in mezzo alla natura.

È tempo di vacanze estive e per i genitori, soprattutto per chi ha bambini molto piccoli, è anche il momento di prendere la fatidica decisione: mare o montagna?

Sia il mare e che la montagna sono luoghi di benessere che regalano importanti benefici offrendo diversi vantaggi.

La Montagna

L’aria di montagna fa bene in tutte le stagioni. Indipendentemente dall’altitudine, le località montane sono una meta consigliata per i bambini che hanno un temperamento particolarmente vivace. Il clima e le temperature più basse, infatti, aiutano i bambini più agitati a rilassarsi, distendersi e risposare meglio durante la notte. Inoltre, per i bambini che solitamente si trovano ad affrontare lunghi inverni accompagnati dal raffreddore, dal momento che in montagna la percentuale di umidità è piuttosto bassa, così come anche l’inquinamento, per i bimbi allergici o asmatici una vacanza in questi luoghi può essere una scelta molto salutare.

Regole e Consigli per le vacanze in montagna con bambini:

Non esagerare con l’altitudine soprattutto se i bambini sono molto piccoli: oltre i 2500 metri di quota la densità dell’ossigeno diminuisce in maniera tale che molte persone avvertono il cosidetto “mal di montagna” i cui sintomi sono mal di testa, nausea e vertigini; usare schermi solari protettivi e organizzarsi con abbigliamento apposito per passeggiate ad alta quota.

Il Mare

Il mare è la meta più indicata per portare in vacanza i più pigri. Sole e spiaggia sono perfetti per i bambini che sono abituati a trascorrere la maggior parte del loro tempo sul divano guardando la TV, e per quelli che tendono facilmente ad ingrassare. Gli ampi spazi come la spiaggia permettono infatti ai bambini di muoversi liberamente, giocare, socializzare, fare movimento divertendosi. Inoltre, l’aria del mare, ricca di iodio, aiuta a stimolare l’attività della tiroide, ghiandola che controlla la produzione degli ormoni che regolano il metabolismo. Inoltre, le temperature più alte, stimolano la sete e fanno diminuire la voglia di mangiare cibi pesanti e grassi, a favore di frutta fresca e verdura. Secondo studi scientifici i raggi solari, in particolare, fanno bene ai bambini perché aumentano la produzione di vitamina D (utile per lo sviluppo delle ossa), rafforzano il sistema immunitario e fanno bene all’umore.

Regole e Consigli per le vacanze al mare con bambini:

Per usufruire di tutti i benefici del mare c’è bisogno di un periodo di almeno due o tre settimane e bisogna rispettare delle semplici ma fondamentali regole: evitare le ore centrali della giornata, usare barriere solari come cappellini, creme e occhiali da sole, bere molta acqua e mangiare cibi leggeri e freschi come frutta e verdura di stagione.

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Il sole fa bene ai bambini, ma non senza le adeguate protezioni. La pelle dei più piccoli, infatti, è delicata e sensibile. E una corretta esposizione solare durante l’infanzia può salvaguardare la salute della loro pelle in età adulta.

La pelle rappresenta la prima difesa del nostro corpo. La sua cura diventa fondamentale durante l’estate, quando essa viene scoperta e sottoposta a diversi stimoli, in particolare all’esposizione solare: per cui è importante adottare particolari accorgimenti che ci permettono di mantenerla in buona salute. Soprattutto quando si parla della pelle dei bambini.

PREPARAZIONE DELLA PELLE DEI BAMBINI AL SOLE

  1. Evitare l’esposizione eccessiva e le conseguenti scottature se si ha un fototipo I o II (chi ha la pelle più chiara). Chi si scotta frequentemente al sole ha maggiori possibilità di sviluppare il melanoma. L’abbronzatura graduale riduce il rischio di scottature solari; partendo da un’esposizione di 45/60 minuti il primo giorno, per poi aumentare ogni giorno il tempo di esposizione fino a ottenere in 15-20 giorni di esposizione solare, potrebbe essere un modo sano per ottenere un’abbronzatura uniforme e duratura. L’utilizzo di creme solari facilita questo obiettivo.
  2. Usare cappellino, occhiali e creme solari a fattore protettivo 50+ al di sotto dei 3 anni; sopra tale età se il fototipo lo consente (carnagione mediterranea) si può passare ad una protezione 30; nel caso di carnagione chiara, lentigginosa o facilmente arrossabile proseguire con protezione 50+. Alcuni pediatri consigliano l’uso della maglietta. Rinnovare l’applicazione della protezione ogni 2-3 ore. Anche se il cielo è coperto di nuvole, non lasciarsi ingannare evitando di applicare le creme protettive: i raggi solari arrivano in ogni caso a colpire la nostra pelle.
  3. Proteggere in modo particolare alcune sedi corporee come naso, labbra, orecchie, collo, scollato, spalle, cuoio capelluto. Tali zone corporee sono foto-esposte per maggior tempo a causa della loro posizione e sono più frequentemente interessate da scottature solari. Le pelli più sottili, come quella del viso e del collo, hanno una difesa inferiore dai raggi UV, mentre quelle più spesse sono più difese, ma solo dai raggi UVB. È opportuno porre cautela anche per le cicatrici recenti, molto sensibili agli UV.
  4. I nei e le cicatrici recenti richiedono una maggiore attenzione quanto a protezione, rinnovare la crema protettiva molto spesso.
  5. Evitare la permanenza in spiaggia nelle ore centrali della giornata nonché le più calde; è più facile scottarsi.
  6. Dopo il bagno, è opportuno lavare il bimbo sotto una doccia ad acqua dolce per togliere la salsedine del mare e riapplicare la crema protettiva.
  7. Durante l’estate, è importante restare idratati per difendersi dal sole e dal caldo. I bambini sono tra i soggetti più esposti ai centrifugati, o come frutta fresca. Un vantaggio, per esempio, è nel fatto che spesso i bambini sono ghiotti di anguria, ricca di proprietà ottime per l’estate.

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