Uno dei momenti più attesi e magici per i bambini che aspettano il Natale è quello in cui si scrive la lettera a Babbo Natale.

Colorate, dipinte, disegnate, spedite per posta ordinaria, inviate via e-mail, ma sempre tutte magiche: sono queste le centinaia e centinaia di lettere che ogni anno i bambini di tutto il mondo scrivono al loro amato Babbo Natale.

Perché scrivere la letterina a Babbo Natale?

La lettera a Babbo Natale è una tradizione natalizia che ricorre fin dalla notte dei tempi, e in queste dichiarazioni, i bimbi chiedono, sperano e sognano di ricevere almeno un regalo per la notte di Natale. Ogni anno inviano le loro letterine attraverso caselle postali, oppure le consegnano a mano direttamente a Babbo Natale nei grandi centri commerciali e recentemente, i più tecnologici, le inviano tramite e-mail, credendo di poterle farle arrivare prima a destinazione. In passato, invece, le lettere si bruciavano nel camino…

L’abitudine di scrivere la letterina a Babbo Natale è legata ad una tradizione natalizia che risale a molto tempo fa. Data la possibilità di ricevere da Babbo Natale il dono tanto desiderato, generalmente i bambini mettono tutto il loro impegno per scrivere la letterina nel miglior modo possibile.

Per guidare il bambino nella stesura di una lettera così importante in genere dobbiamo tener presente che la letterina deve contenere due punti fondamentali: dichiarare di essere stati buoni e stilare una lista dei regali desiderati.

Come invogliare i bambini a scrivere la letterina a Babbo Natale?

Per rendere magico questo momento, i primi giorni di dicembre, comprate una bella busta rossa e un foglio bianco e scrivete o fate scrivere al vostro piccolo una lettera dove, dopo qualche riga di presentazione, verranno elencati tre o quattro regali che proprio desidera. Spiegate al vostro piccolo che non tutti i regali che chiederà verranno ricevuti necessariamente, ma lasciatelo libero di far correre la sua fantasia.

Un esempio di letterina a Babbo natale

‘‘Caro Babbo Natale, quest’anno penso di essere stato abbastanza buono, qualche volta ho fatto i capricci. Quest’anno vorrei questi regali per me:….

Come sempre ti lascerò i miei biscotti preferiti sotto l’albero, baci’’.

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Tra le attività di Natale più apprezzate ci sono certamente i disegni.

Da sempre i bambini vengono coinvolti nella colorazione di disegni che riproducono personaggi a loro cari, come quelli relativi ai cartoni animati o ai personaggi dei film della Disney. Ma in questo periodo vanno per la maggiore i disegni di Natale.

Da sempre i più piccini, a scuola, all’asilo, a casa, durante il periodo che precede le festività natalizie, si impegnano nella realizzazione di simpatici lavoretti di Natale per addobbare la scuola, l’asilo o la casa, che in genere comporta la colorazione di personaggi che rievocano l’evento, come la Stella Cometa, la Befana, la slitta con le renne e i regali da scartare.

Disegni di Natale facili

I bambini amano disegnare. Quando sono molto piccoli magari i loro disegni saranno semplicemente degli scarabocchi per chi li vede (anche se i bambini sanno descrivere bene quello che hanno disegnato). Per Natale sono tanti i disegni facili da disegnare. Si può cominciare dalla capanna del Bambinello, continuando con la stella Cometa che deve indicare la strada ai Re Magi. Ed ovviamente non può mancare l’albero di Natale, che deve essere pieno di palline e di decorazioni.

Babbo Natale, disegnare e colorare

Babbo Natale è, senza alcun dubbio, il personaggio natalizio più amato dai bambini. I bambini potranno scegliere di disegnare e colorare Babbo Natale che atterra dal caminetto, oppure mentre cammina con il sacco pieno di regali, o che canta. E ancora, tanti disegni di Babbo Natale sulla slitta, con i suoi amici elfi, ma anche in versione moderna, mentre è a bordo di una bicicletta, di uno slittino, o di una slitta a motore. E non possono mancare anche tanti disegni delle più fidate amiche di Babbo Natale: le renne. Fate scegliere ai bambini i loro disegni preferiti!

Albero di Natale, disegnare e colorare

Gli abeti, l’albero natalizio per eccellenza, prendono vita nei disegni dei bambini; quello decorato con tantissime palline da personalizzare con colori variopinti, oppure quello che sorride o l’albero che cammina o che va in giro con il cappello.

Stella Cometa, disegnare e colorare

Secondo la tradizione fu proprio una stella cometa a suggerire ai Re Magi il cammino da seguire per raggiungere il nuovo Re dei Giudei. Uno dei modi più semplici per realizzare una stella cometa è quello di disegnarla su un cartoncino, ritagliarla, spennellarla di colla vinilica e spolverarla di glitter oro o argento.

Lasciate i bambini liberi di rappresentare sul foglio il loro Natale, come preferiscono. E sicuramente il risultato sarà bellissimo.

Guardate i nostri bambini all’opera con il maestro Raffaele!

Il Natale al Village è pura magia…

 

Il contesto storico degli ultimi tempi: il distanziamento sociale, la mancanza di routine, l’ansia e l’incertezza legata alla pandemia, ha sconvolto in modo significativo la vita dei bambini e delle loro famiglie, creando un rischio potenziale per il benessere mentale di bambini e adolescenti.

Oggi, più che mai i nostri bambini hanno bisogno di gioia, coinvolgimento, di respirare liberamente, di vivere il loro corpo; la recitazione può avere una funzione benefica all’espressione delle emozioni che in qualche modo possono essere rimaste contratte o inespresse.

La scelta di un’attività creativa che si integri al percorso formativo scolastico potenzialmente accidentato, diventa quindi davvero importante e in alcuni casi necessaria per aiutare e rinforzare il bambino su tutta una serie di aspetti (come la concentrazione, i blocchi emotivi, la motivazione) che sono fondamentali per agevolare e migliorare l’apprendimento scolastico.

Il teatro è da sempre lo strumento migliore per lo sviluppo psico-emotivo e anche cognitivo del bambino: getta un ponte fra pensiero fantastico infantile e pensiero adulto astratto, correndo in soccorso anche di quei bambini che presentano problematiche di rendimento scolastico.

La metodologia teatrale dialoga con le diverse tipologie di intelligenze e in una singola lezione si lavora su più aree di apprendimento. Nella fase finale di ogni incontro, il gioco del teatro si fa creatività pura che nasce da un’idea e si sviluppa attraverso l’individuazione di ciò che serve per realizzarla (output degli allievi).

Il teatro, che però tiene costantemente conto delle inclinazioni e delle personalità di ognuno, si traduce:

in una consapevolezza di sé e del mondo circostante;

in una più sviluppata capacità di analisi e di rielaborazione di situazioni, problemi e contesti;

in un potenziamento delle abilità espressivo-verbali e della capacità di concentrazione e attenzione;

in una maggiore gestione delle proprie emozioni.

Insomma, l’attività teatrale per i bambini si traduce in una stimolazione di tutti quegli aspetti che inevitabilmente vanno a migliorare non solo l’approccio allo studio e l’apprendimento scolastico, ma anche il rapporto con altri bambini e adulti.

Stai cercando un corso di teatro?

Il nostro non è esclusivamente “un corso di teatro” ma la pedagogia è la parte fondamentale: il progetto è quello di rappresentare con la supervisione del docente, Ugo Benini, che lavora in ambiti teatrali professionali ed incontra il teatro infanzia con l’associazione IL Paracadute di Icaro, segue dei gruppi di meditazione e esplorazione le vie del sé con le danze di Gurdjieff con Shurta, si dedica da anni alla strada della ricerca nel teatro, come mezzo di trasmissione di bellezza, vitalità perché possa essere utilizzato come strumento per farci stare bene e dare la possibilità all’emozione di manifestarsi, uno spettacolino.

Fino a gennaio si tratta di conoscere singolarmente, tutti i membri di questo gruppo, invece la seconda parte (Gennaio – Maggio) si dedica alla costruzione dello spettacolino. L’obiettivo non è tassativamente che lo spettacolino riesca bene come accade dappertutto, ma è quello di far stare bene i bambini, che si lascino andare, stando insieme, lasciandoli liberi di essere dei personaggi, di giocare a quei personaggi.

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A molti bambini capita di attraversare una fase in cui dimostrano un’eccessiva insicurezza: sembrano essere sempre in preda all’ansia che li fa risultare meno capaci di quanto non siano in realtà e li portano anche a chiudersi in sé stessi e ad aver paura di affrontare nuove esperienze.

Come comportarsi con i bambini insicuri?

Per rendere i bambini più sicuri di sé stessi i genitori possono fare molto.

1)Dare fiducia alle capacità del bambino.

I genitori dovrebbero avere fiducia nella possibilità che il figlio possa affrontare il mondo senza eccessivi problemi, dovrebbero non sostituirsi a lui, non “stargli addosso” ecc. Incoraggiare significa aiutare a fare da soli, essere pronti ad sostenere in caso di caduta, ma dare fiducia nella possibilità di volare.

2)Dare delle regole

Dare regole chiare e chiarire le eccezioni è sufficiente a fornire i confini di un buon comportamento. L’eccesso di regole o la lassità delle stesse crea solo confusione e frustrazione.

3)Tenere lontane le ansie e le paure.

Se un genitore vede il mondo come pericoloso, tenderà a far vedere al figlio il mondo con le stesse lenti. Un genitore “spaventato” dovrebbe prima di tutto capire che le ansie e le paure sono sue, non appartengono né al figlio né alla realtà in sé e per sé.

4)Ascoltare.

Le paure, le arrabbiature ecc. dei bambini a volte sembrano derivanti da cose di poco conto che però per quel bambino sono molto importanti: ascoltare significa rispettare il valore che l’altro dà alle cose.

5)Non perdere il controllo.

Se il bambino si arrabbia è bene che il genitore mantenga i nervi saldi e disinneschi anziché alimentare la componente distruttiva dell’emozione. Essere presenti, stargli vicino, evitando solo gli eccessi pericolosi, può essere una buona strada.

6)Spingere a fare sport

Lo sport è una di quelle parti fondamentali per la crescita sana dei bambini, non solo da un punto di vista fisico, ma anche psicologico. Infatti, oltre ad essere un’appurata fonte di benessere per figli e genitori, è anche un toccasana per migliorare e gestire alcuni aspetti caratteriali che a volte i genitori faticano a tenere sotto controllo. Timidezza e insicurezza sono tutte caratteristiche caratteriali che lo sport può aiutare a riequilibrare, favorendo una crescita armonica del bimbo.

Quale sport scegliere?

Il karate è utile ai bambini più timidi e insicuri perché infonde fiducia nelle proprie capacità e, attraverso l’apprendimento di certe posture, il bambino acquisisce la conoscenza, la consapevolezza e il controllo del suo corpo, cose che con il tempo lo aiuteranno a relazionarsi con gli altri e a star bene con sé stesso.

Stai cercando un corso di karate? Sei nel posto giusto!

Victoria Village nei suoi programmi dopo-scuola organizza corsi di karate, per bambini e ragazzi, con insegnanti certificati, in un ambiente dedicato e sicuro. Gli esercizi di psicomotricità preparatoria, quelli individuali e a coppie insegnano ai bambini come sfruttare al meglio le potenzialità del proprio corpo e gli permettono di acquisire fiducia in sé stessi.

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Come riscoprire la magia del Natale con i bambini

L’atmosfera che si respira durante il Natale è la più particolare dell’anno: valori tradizionali, colori, luci e sapori unici rendono speciale questa festa. Il fascino del Natale cattura davvero tutti: chi ha, poi, la fortuna di avere un bimbo in casa, sa di cosa stiamo parlando: per i piccini il Natale è magia, mistero, fantasia ed attesa, ingredienti, questi, che crescendo, per ragioni di natura diversa, l’adulto tende a dimenticare, ma che con un po’ di impegno e con la vicinanza di un bambino, può facilmente recuperare!

I bambini nella loro naturalezza possono certamente re-insegnarci, specie in un periodo dell’anno così speciale, che è bellissimo fantasticare, che stare con la propria famiglia, laddove sia possibile, non è poi un’impresa così difficile, che la condivisione è di gran lunga più gratificante dello stare soli e che anche le piccole cose, se fatte con le persone giuste, possono regalare bellissime emozioni.

La prima regola da seguire è “lasciarsi contagiare dall’entusiasmo e dalla spontaneità dei propri bambini” (figli, cuginetti o nipoti che siano), il che vuol dire “tornare un po’ piccini” per predisporsi a riscoprire il gusto dell’attesa.

La capacità di attendere, rimandando la soddisfazione immediata di un bisogno, è un insegnamento che noi adulti abbiamo il dovere di trasmettere ai nostri bambini, affinché possano crescere sapendo che gran parte di ciò che si sogna, arriva a concretizzarsi solo con tempo, impegno e dedizione.

Un buon modo per cominciare ad entrare nel vivo dell’atmosfera natalizia insieme ai bambini, in particolare quelli più piccini, è spiegare loro ciò che il 25 dicembre rappresenta, non solo nel suo significato religioso, ma anche rispetto alle tradizioni ed i riti a cui esso rimanda. Accompagnarli a comprendere il valore del Natale, servirà a loro, ma anche a noi adulti, per ritrovare quella serenità che solo una festa così speciale è in grado di riservare.

Per alimentare ed assaporare assieme il piacere dell’attesa, un’idea molto carina può essere quella di costruire per il proprio bambino il calendario dell’avvento: un calendario a 24 finestrelle (corrispondenti al periodo che va dal 1° al 24 dicembre) da riempire con sorprese richiamanti il Natale, che il bambino, giorno dopo giorno, potrà divertirsi a scoprire prima della grande festa. Un’idea adatta anche ai più piccoli per aiutarli a riconoscere il trascorrere del tempo e a controllare la loro frenesia.

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In questo mondo governato dalle tecnologie, i bambini di oggi sono nativi digitali… non c’è niente da fare ma è bene non dimenticare di far fare ai vostri pargoli un’esperienza ludica diretta. Magari facendo conoscere i vostri giochi dell’infanzia. Con i giochi di una volta, potrete rivivere emozioni accantonate nel tempo e divertirvi con le vostre piccole pesti.

Giochi di una volta all’aperto

Campana

Procediamo con un vero cult. In realtà, questo gioco veniva chiamato in diversi modi, come ad esempio riga, mondo, paradiso, settimana, luna, ecc. Ma ciò che lo rendeva speciale era la sua semplicità. Ci si poteva giocare per ore intere senza annoiarsi mai.

Per giocarci bastava tracciare a terra con il gesso una decina di caselle rettangolari, che poi venivano numerate progressivamente e si susseguivano in fila indiana salvo un paio di blocchi composti da due caselle affiancate.

In pratica, occorreva lanciare a turno un sasso sulla prima casella, poi bisognava saltarci dentro, prendere con la mano il ciottolo e saltare con un piede solo dentro le altre e tornare all’inizio. Nelle due caselle affiancate, bisognava saltarci con due piedi. L’ultima casella era a semicerchio, e lì, invece, bisognava girarsi per completare il percorso rifacendolo a ritroso.

Rubabandiera

Per questo gioco sono necessarie due squadre, una di fronte all’altra. Al centro un portabandiera che tiene in mano un fazzoletto. Ogni componente delle squadre avrà assegnato un numero: ci sarà quindi un numero 1 della squadra rossa e un numero 1 della squadra blu e così via, per quanti sono i giocatori. Il portabandiera pronuncia un numero ed entrambi i giocatori delle due squadre assegnati a quel numero dovranno correre per rubare il fazzoletto per primo e correre al proprio posto senza essere acchiappato.

Un, due, tre, stella!

Si gioca in gruppo, quindi potete reclutare anche i nonni in quest’impresa. In pratica, tutti i bambini, tranne uno (quello che “sta sotto”),  si devono allineare a un’uguale distanza da un muro. Il bambino che “sta sotto”, invece, si deve appoggiare al muro, dando le spalle agli altri, e deve contare ad alta voce “uno, due, tre, stella!”, per poi voltarsi di scatto. In questo modo, gli altri potranno avvicinarsi al muro, ma una volta che si sarà girato, però dovranno restare immobili. Chi viene sorpreso in azione, infatti, rifinisce in fondo; chi viene pescato due volte, invece, è fuori dal gioco. E chi per primo riuscirà a toccare il muro, dovrà gridare:”stellone!”.

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Ma che festa sarebbe senza i bambini che recitano poesie e filastrocche di Halloween su zucche, scheletri, fantasmi e streghette? Mettete alla prova la vostra memoria e quella dei vostri bambini per festeggiare insieme la notte più spaventosa dell’anno!

Vi proponiamo una simpatica filastrocca a tema Halloween che descrive in maniera divertente i protagonisti di questa festività: streghe, fantasmi, gatti neri, vampiri, scheletri e teschi, zucche.

Zucca alla finestra

C’è una zucca alla finestra

Che mi guarda con aria mesta.

I suoi occhi son di fuoco

E mi fan tremare un poco.

Sulla bocca ha un ghigno strano

Lo osservo da lontano.

Sulla testa ha una parrucca

Più da mostro che da zucca.

Il suo naso è un buco nero

Ho paura per davvero.

Questa zucca terrificante

Fa tremar ogni passante.

Che davanti alla finestra

Passa il giorno della festa.

E al vederla tutti sanno

Che è la notte dell’inganno.

Quando scheletri e vampiri

Sono tutti su di giri.

Quando streghe e fantasmini

Fan paura ai bambini.

É la zucca di Halloween

Festeggiamo per benin!

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Niente smartphone prima dei due anni, a tavola e quando si va a dormire. I rischi degli eccessi

A creare assuefazione non sono soltanto droghe, alcol o gioco d’azzardo ma qualunque attività della quale non si riesce più a fare a meno.

Nello specifico le dipendenze da dispositivi elettronici nei giovani e giovanissimi sono facilmente riscontrabili, in quanto proibendone l’uso si scatenano episodi di stress, ansia e panico. Per i bambini più piccoli questo disagio può manifestarsi con l’incapacità di focalizzarsi su qualcosa o auto-calmarsi senza un tablet o un cellulare.

Gli adolescenti mostrano veri e propri sintomi di astinenza da connessione, come se i momenti trascorsi nella realtà, quella vera, siano solo una perdita di tempo, una vuota e inutile pausa dall’unica dimensione che li fa sentire completi.

A dare l’allarme è uno studio condotto dall’Università Shangai Jiao Tong e pubblicato sulla rivista scientifica Jama Pediatrics che ha riscontrato un legame diretto tra il tempo passato davanti a uno schermo e la riduzione delle attività cognitive dei più piccoli.

Il team di ricercatori ha monitorato 152 bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni di età divisi in tre gruppi. Nel primo i bambini che con una ridotta esposizione agli schermi (circa 1 ora al giorno all’età di sei anni); il secondo con utilizzi ridotti nei primi anni di vita ma che crescendo arrivavano a 4 ore al giorno; infine i bambini che con una forte esposizione agli schermi digitale nei primi 2 anni di vita (oltre 2,5 ore) ma che diventando più grandi si stabilizzavano su circa 2 ore al giorno.

Secondo il team dello psicologo John Shaw, il 12,5% dei bambini si sveglia volontariamente per controllare le notifiche sul cellulare, portando la media giornaliera di consumo dei social media a più di quattro ore al giorno.

Cosa bisogna fare?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità detta alcune importanti linee guida: niente tablet, smartphone e TV sotto i due anni, dopo i 24 mesi di età al massimo 1 ora di esposizione ai display fino ai 4 anni. In generale bisogna limitare l’uso dei dispositivi digitali con display fino all’età di 6 anni.

I dispositivi elettronici non sono dannosi ma dipende da come e quanto vengono impiegati. In un società così assuefatta all’utilizzo di telefonini e tablet è praticamente impossibile difendere i figli dall’uso ma lo si può fare dall’abuso. Senza essere troppo rigidi basta adottare alcune strategie e sane abitudini fin dai primi anni.

Il cellulare non deve sostituire i giochi e il divertimento condivisi con i genitori, e non può essere una sorta di consolazione per il bambino. Se avete la sensazione che il vostro bambino sia diventato piuttosto dipendente dal cellulare, con leggerezza cercate di distaccarlo, almeno in parte.

  • Avvicinatelo alla passione per uno sport.
  • Provate a fargli apprezzare qualsiasi attività all’aria aperta.
  • Aiutatelo ad allargare il giro delle sue conoscenze e delle sue relazioni fisiche, non virtuali.

Per qualche ora spensierata…scegli il nostro centro ludico.

Tante attività e laboratori vi attendono!

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Imparare l’inglese per i bambini e i ragazzi può essere un gioco, un passatempo istruttivo che migliora le loro conoscenze e il loro futuro.

I vantaggi di imparare l’inglese da piccoli

I bambini che approfondiscono lo studio di una seconda lingua sviluppano delle abilità che vanno al di là delle semplici competenze linguistiche:

sviluppano la flessibilità cognitiva e la sensibilità al suono necessarie per apprendere con maggiore naturalezza anche altre lingue;

capacità di astrazione, concettualizzazione, simbolismo;

i bambini bilingue ottengono punteggi mediamente più alti nei test analitici e sviluppano solide abilità di problem solving;

l’insegnamento di una seconda lingua favorisce la socializzazione, l’empatia e la sensibilità nei confronti della diversità culturale.

Ma a che età cominciare un corso di inglese?

Prima si inizia e meglio è, ma se si vuole scegliere un percorso più strutturato con un corso di lingua inglese, l’età giusta potrebbe essere dai 5 anni in poi. E questo per diversi motivi, sia perché deve andare di pari passi con la normale scolarizzazione e sia per gli spazi delle scuole che devono essere “a misura di bambino”.

Se è vero che le lingue si possono apprendere a qualsiasi età, è anche vero che più si va avanti e più è difficile, per via di come si evolve il cervello umano nella crescita.

Noi di Victoria Village prestiamo molta attenzione ai bambini piccoli e ai ragazzi e abbiamo strutturato dei corsi specifici per i bambini con l’obiettivo di far apprendere la lingua inglese in modo divertente e spontaneo. Tutti i nostri teacher hanno una formazione specifica proprio per i bambini.

Dunque, non esiste un’età perfetta per iniziare ad imparare l’inglese. Il segreto per un apprendimento di successo sta nel tenere in considerazione le esigenze del bambino, utilizzando metodi divertenti così che l’apprendimento dell’inglese sia visto come un gioco e non come un obbligo.

Insegna a tuo figlio a parlare inglese e creerai un mondo di opportunità per il suo futuro. Scopri i nostri corsi di inglese!

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Si avvicina la festa più “paurosa” e, al tempo stesso, divertente dell’anno: Halloween!

Piaccia o meno, Halloween sta prendendo sempre più piede in Italia, anche tra i bambini che, a differenza degli adulti sempre preoccupati di dare un senso a tutto, la vedono semplicemente come un’opportunità per stare insieme e divertirsi.

Come viverla nel migliore dei modi?  Lavoretti, costumi, snack, decorazioni e addobbi, film ed eventi! Scopri le nostre idee e Buon divertimento!

Come spiegare Halloween ai bambini?

A seconda dell’età, si può decidere di far vivere questa giornata: intagliando semplicemente una zucca (per bimbi fino a 3-4 anni); legandola più ai ritmi della natura e delle stagioni (età pre-scolare); aggiungendo altri aspetti, come la morte e l’occulto (da 8 anni in su), a seconda della sensibilità del bambino.

Dunque, è possibile festeggiare con i bambini questa celebrazione particolare in diversi modi.

Organizzare una festa a casa.

Potete creare biglietti d’invito per piccole streghe e vampiri, gli addobbi per la porta d’ingresso, apparecchiare la tavola a tema e preparare cibi ‘da paura’, come per esempio, la zucca del terrore.

Organizzare giochi a tema.

Alcuni giochi “da paura”.

Tiro al barattolo

Prepara qualche giorno prima dei vecchi barattoli o lattine, dipingili di bianco o con delle facce buffe. Poi rivesti una pallina da tennis di scotch carta e con le dovute precauzioni da’ il via al tirassegno.

La zucca bollente

Il gioco della patata bollente, adattato ad Halloween e quindi giocato con una piccola zucca e sottofondo musicale. Seduti in cerchio, i bambini devono passarsi la zucca in senso orario, velocemente. Chi rimane con la zucca in mano allo stop della musica esce. E si ricomincia. Vince chi rimane per ultimo.

Bowling delle mummie

Fai un po’ di spazio in salotto, o meglio ancora in corridoio e organizza il bowling a squadre, naturalmente in tema.

Caccia al fantasma

Fra i giochi di Halloween per bambini più piccoli, uno dei più divertenti. I bambini si scatenano, lanciandosi sui palloncini bianchi dipinti “da fantasma” per farli scoppiare in un mare di risate.   A te basterà riempire di palloncini il pavimento della sala, e il divertimento sarà assicurato.

Imparare filastrocche o fare lavoretti insieme.

Recitare insieme filastrocche e, se vi sentite più portati per i lavoretti, si può realizzare la zucca di carta igienica, la zucca intagliata, i sacchetti porta-dolcetti e dei simpatici fantasmini illuminati, lampade realizzate con i flaconi vuoti del detersivo.

Cucinare ricette a tema.

Cucinare biscotti mostruosi, un dolce fantasmino di meringa e una pizza mostruoooosa!

Anche noi di Victoria Village amiamo festeggiare Halloween con i nostri bambini!

Guarda tutte le nostre foto!

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