Corso di batteria per bambini?  A che età iniziare? E perché scegliere la batteria?

La musica, allo stesso modo dello sport, fa parte integrante della vita di migliaia di bambini. Imparare la musica deve essere, prima di tutto, un piacere. Dunque, qual è l’età migliore per un bambino per iniziare a seguire delle lezioni di batteria?

Non c’è un’età fissa per cominciare a suonare la batteria, dipende da caso a caso: ci sono bambini che già a 6 anni possiedono misteriosamente la coordinazione necessaria per lo strumento. Per questo è sempre consigliabile fare un ciclo breve di lezioni di prova e valutare se proseguire, su consiglio dell’insegnante.

Vuoi che tuo/a figlio/a impari a suonare la batteria? Contattaci.

Perché un corso di batteria per bambini?

Non è un segreto per nessuno che la musica è portatrice di numerosi vantaggi, benefici e punti di interesse. Sempre più utilizzati come terapia, l’ascolto della musica, la danza o la pratica di uno strumento portano dei benefici a chiunque ci si impegni.

I bambini in pieno sviluppo che iniziano un corso di batteria ricevono un arricchimento sotto diversi punti di vista, ad iniziare dalla coordinazione.

Per imparare la coordinazione e il movimento indipendente di mani e braccia, la batteria è lo strumento di gran lunga migliore. Non da ultimo, incentivare il bambino a svolgere un’attività fisica sana, evita troppe ore davanti al pc.

Sono tanti i benefici di suonare la batteria sin da piccoli!

Ti sembra complesso dover pensare a tutto questo? La cosa migliore è iniziare il prima possibile.

Il bambino acquisterà una capacità di concentrazione in qualsiasi situazione, che gli sarà utile per imparare in tutto l’arco della sua vita. Iniziare a maneggiare le bacchette ad un corso batteria significa aumentare la propria disciplina e la propria perseveranza. Per imparare un brano e padroneggiare i diversi ritmi con la batteria, sarà necessario riprendere a più riprese ed essere paziente, meticoloso e regolare.

Tuo figlio è un po’ troppo iperattivo?

La lezione di batteria gli consentirà di canalizzare la sua energia, concentrandosi su di un compito preciso. Sarà, dunque, più calmo e imparerà a gestire meglio le proprie emozioni, man a mano che proseguirà nelle lezioni batteria.

Per maggiori info, contattaci.

Il nostro corso di batteria è tenuto dal Maestro Marin Iulian Ciobanu, che ha iniziato lo studio della batteria nel 2007, studi che sta ancora portando avanti.

 

 

Come raccontare il San Valentino ai bambini

Non esistono prove storiche certe sulle origini di San Valentino.

San Valentino era un vescovo nato a Terni (città di cui ancora oggi è il patrono) che aveva dedicato, nel secondo secolo d.c, la vita alla sua città che era teatro di terribili persecuzioni ai danni dei seguaci di Gesù. Venne proclamato santo nel 197 d.c. da Papa San Feliciano e patrono degli innamorati perché, si narra, che fu il primo ad aver celebrato l’unione tra un legionario pagano e una giovane donna cristiana.

Leggende e storie di San Valentino per bambini

Attorno a San Valentino sono nate, nei secoli, numerose leggende e storie.

La leggenda dei fiori. Si racconta che San Valentino avesse l’abitudine di regalare ai giovani che attraversavano il suo giardino dei fiori: da qui è nata l’usanza di regalare mazzi di fiori e bigliettini al proprio amato

La leggenda di Sabino e Serapia. Il giovane centurione romano Sabino si innamorò perdutamente della bella ternana Serapia, ma i genitori dei lei si opponevano al matrimonio: Sabino era pagano e loro erano cristiani. Sabino si rivolse al vescovo Valentino per ricever il battesimo, ma la mala sorte era in agguato. Serapia si ammalò gravemente di tisi e proprio al capezzale della moribonda Valentino battezzò Sabino e unì in matrimonio i due innamorati, che poi morirono insieme.

La leggenda della rosa della riconciliazione. Un giorno nel giardino di Valentino passeggiavano due innamorati intenti a litigare. Valentino andò loro incontro porgendo una rosa e pregando il Signore affinché vegliasse su quei giovani amanti. Tempo dopo la coppia tornò da Valentino per ricevere la benedizione al loro matrimonio. In breve tempo la storia che Valentino era attento agli innamorati e pregava per loro si diffuse ovunque e da ogni dove iniziarono ad arrivare pellegrini il 14 di ogni mese. Così il giorno 14 divenne il giorno dedicato alle benedizioni degli innamorati, ma la tradizione finì a gennaio del 273, quando Valentino morì.

I Nostri laboratori profumano di San Valentino tutto l’anno. Ci impegniamo da sempre per lasciare ai nostri bambini dei ricordi indelebili.

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Carnevale è la festa più allegra dell’anno: sembra una festa creata apposta per i bambini, che da sempre amano travestirsi e mascherarsi in tutti i modi possibili!

Non porta certo regali come il Natale, ma tanta gioia, spensieratezza, risate e, grazie alla possibilità di travestirsi e di indossare i panni dei personaggi e supereroi e principesse preferiti, i nostri piccoli possono vivere in un mondo magico almeno per qualche giorno.

Carnevale dura una settimana (quest’anno martedì grasso sarà il Primo Marzo) e in questo periodo vengono organizzate tante feste in maschera, eventi in molte località d’Italia dove si potrà assistere a cortei e sfilate con carri allegorici e maschere tradizionali, occasioni di divertimento per tutta la famiglia e momenti per giocare nell’atmosfera più raccolta ed intima della propria casa, magari preparando qualche ottima ricetta carnevalesca oppure facendo, insieme ai bimbi, dei lavoretti divertenti e originali.

Ma quali sono gli elementi principali del Carnevale per bambini?

Naturalmente il costume di Carnevale. Ogni anno ci sono delle novità con i personaggi più amati, quelli dei nuovi cartoni animati o film, ma in genere i travestimenti più apprezzati sono:

-persone vere: il poliziotto, il ladro, il cowboy sono travestimenti sempre molto amati e i costumi sono pieni di particolari. Tra i più richiesti negli ultimi tempi dai maschietti c’è il ninja che consiste in una tunica nera che copre anche la faccia, cinturini rossi o verde smeraldo, accessori vari, mentre per le femminucce resta un ervergreen la principessa, con un abito lungo, prezioso, ricco di particolari luccicanti.

-Personaggi dei cartoni: naturalmente i personaggi più amati dai bambini sono anche quelli più richiesti a Carnevale. Le bambine chiedono il travestimento di Elsa o Anna di Frozen, della dottoressa Peluche, di Violetta o di Sofia la principessa; tra i maschietti vanno sempre per la maggiore i supereroi, spiderman o batman.

Poi, ovviamente i giochi, come le stelle filanti e coriandoli, gli scherzetti che finalmente si sentono liberi di poter fare senza essere rimproverati!

E poi amano le chiacchiere, le castagnole, i dolci fritti e zuccherosi: insomma quella nota goliardica che fa credere che in fondo a Carnevale tutto possa essere consentito ed accettato è ciò che coinvolge maggiormente i piccoli.

Anche Victoria Village si prepara al Carnevale 2022.

Ogni anno organizziamo laboratori artistici, dove i bambini imparano, con l’aiuto dei nostri bravissimi maestri, a progettare e creare la maschera desiderata. Inoltre, nel nostro angolo moda è possibile trovare tanti costumi, soprattutto per le nostre principesse.

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L’igiene svolge un ruolo cruciale per la buona salute e il benessere generale di un bambino.

Fuori casa, al parco o in viaggio con i bambini: le buone abitudini igieniche sono fondamentali per garantire la sicurezza dei più piccoli in ogni occasione.

Lavare le mani

La maggior parte dei germi si diffonde attraverso il contatto con le mani, lavarsele regolarmente impedirà ai nostri bambini di ammalarsi. Quando è possibile incoraggiarli a lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, soprattutto quando sembrano sporche, prima di mangiare o di prepararsi un panino, dopo aver toccato gli animali, dopo essersi soffiati il ​​naso o aver starnutito e dopo essere andati in bagno.

E fuori casa?

Se non è possibile usare acqua corrente, quando siamo per strada o fuori casa, le salviette igienizzanti sono una vera salvezza. Il loro più grande vantaggio è la multifunzionalità. Oltre alle mani si possono usare per disinfettare le maniglie delle porte prima di entrare nei bagni, a ristorante per pulire tavoli e vassoi, insomma qualsiasi superficie che possa essere un terreno fertile per germi e batteri.

Igienizzare le superfici

L’igiene non riguarda solo la pulizia delle mani e personale, ma bisogna guardare più lontano: la pulizia dell’ambiente ci riguarda, sia a casa che fuori. Mettere in ordine i giochi ma anche differenziare la spazzatura nei diversi contenitori e molte altre semplici attività, come spolverare o passare un disinfettante per superfici quando è possibile, possono aiutare a mantenere pulito l’ambiente nel quale viviamo o nel quale siamo solo di passaggio come in una stanza d’albergo. Prima si impara un sano comportamento igienico, prima si acquisiranno tutte le abitudini per una buona igiene personale.

Continua a seguirci per altri consigli utili.

Chi siamo?

Un centro ludico e le nostre proposte mettono al centro di tutto il ruolo del bambino nella società, che ci è sembrato coerente con i perseguimenti di fini sociali e pedagogici più ampi, pur restando un modo attraverso cui stimolare i bambini al gioco, alla creatività e alla condivisione.

Vuoi maggiori info? Contattaci:

Via V. Gioberti, 61

50121 Firenze

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Festeggiare il compleanno al Village? Perché è la scelta ideale? Scopriamolo insieme

Il giorno del compleanno è il giorno più atteso di tutto l’anno e ogni bambino lo aspetta con ansia per festeggiarlo nel più clamoroso dei modi.

Le mamme cominciano a scervellarsi mesi prima per decidere se sacrificare la casa oppure se inventare qualcosa di alternativo e meno invadente, come portare tutti al cinema e poi a mangiare la pizza (per i più grandini e mamme coraggiose), o magari prenotare una ludoteca. O se, ancora, procurarsi un intrattenitore che faccia giocare le piccole pesti.

In alcuni casi la stagione può fornire un aiuto consentendo una, pur sempre rischiosa a causa del tempo ma più facile da gestire, merenda al parco, anche se, la data di nascita non si può scegliere: e chi è nato a febbraio ha diritto al suo pomeriggio di gloria come tutti gli altri.

Ogni genitore sa quanto sia importante per un bambino il giorno del suo compleanno. Il desiderio delle mamme e dei papà è quello di vedere i propri figli spegnere le candeline circondati da affetto e divertimento. Parenti, amici e compagni di scuola condivideranno il gioioso momento che celebra un altro anno di vita, tra colori e giochi.

Vuoi organizzare qualcosa di speciale per il tuo bambino? Scegli Victoria Village!

Victoria Village è la città dei bambini con tantissime attività di laboratorio e giochi differenti, tutti disponibili alla portata dei bambini. Grazie ai suoi ampi locali a tema e a misura di bambino, le aree gioco, la musica e l’animazione, il nostro centro è a completa disposizione per rendere i vostri eventi indimenticabili.

Tra i servizi offerti:

-tantissimi giochi e giocattoli

-attività laboratoriali e di animazione

-diverse attività ludiche e spazi organizzati

-esperienze di socializzazione e di studio attraverso il gioco

-totale libertà di creatività e immaginazione.

Praticamente un luogo privato destinato al gioco e divertimento dei bambini e perciò location perfetta per la festa del tuo bambino.

Uno dei motivi del perché scegliere una ludoteca come location per la festa dei bambini è il fatto che a loro piace molto. Questo perché è un posto dove il tuo bambino può giocare utilizzando una grande quantità di giocattoli, che magari a casa non ha. Inoltre, venendo a festeggiare in ludoteca con i propri amici condivide quest’esperienza scoprendo insieme a loro il mondo nuovo e il divertimento raddoppia.

Per fare in modo che tutto sia perfetto bisogna partire per tempo ed organizzare la festa di compleanno dei propri bambini nei minimi dettagli.

I nostri bravissimi animatori si adopereranno per proporre temi personalizzati e organizzare la festa perfetta per i vostri bimbi, dalle decorazioni all’intrattenimento, fino al catering e alla scelta della musica, torte e gadget personalizzati.

Inoltre, mentre i bambini si divertono, i genitori potranno godersi un po’ di relax in un’area pensata apposta per loro!

ACCORGIMENTI COVID: Saranno rispettate tutte le normative vigenti per l’emergenza Covid-19 a tutela della salute del personale e dei bambini che parteciperanno alle feste e accederanno alla struttura.

Cara mamma, vuoi sorprendere il tuo bambino con una festa a tema? Magari il suo tema preferito? Contattaci!

Via V. Gioberti, 61

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Dai un’occhiata qui per scoprire il magico mondo di Victoria Village e le sue meravigliose feste a tema:

 

Blue Monday: che cos’è?

Gennaio è un mese di buoni propositi ma anche di piccoli cambiamenti che possono scombussolare una famiglia, bambini compresi.

Il Blue Monday si celebra il terzo lunedì di gennaio e viene considerato ormai da diversi anni il giorno più triste dell’anno.

Ma a cosa deve questo spiacevole primato?

La storia del Blue Monday

Il teorico al quale si attribuisce la nascita di questa ricorrenza curiosa, sentita soprattutto in Gran Bretagna, si chiama Cliff Arnall. La distruzione della sua equazione è comparsa nel 2013 sul The Guardian con una spiegazione che puntava a capovolgere l’idea di vista dello scienziato. Fino a quel momento però la versione di Arnall era stata considerata realistica in tutto il mondo: all’epoca del lancio era d’altronde un ricercatore dell’Università di Cardiff, dunque un membro autorevole della comunità scientifica.

La sua equazione del Blue Monday è comparsa per la prima volta nel 2005 con uno studio firmato proprio da lui. In questo studio si diceva che il terzo lunedì di gennaio è il giorno perfetto per individuare quello con il più alto grado di depressione, soprattutto negli adulti.

Il problema di questo lunedì è che si trova a netta distanza dal “giorno di ultima paga” (che è comunque un dato variabile, che cambia non solo da paese a paese ma persino a seconda dell’azienda!), dai giorni di festa più vicini, dal “numero di notti passate in casa nel mese e “il numero di ore diurne medie”. Incrociando questi dati, Arnall era arrivato a definire il terzo lunedì di gennaio come il giorno più triste dell’anno.

Ma questa storia ha basi scientifiche? Assolutamente no: Arnall ha firmato lo studio per un progetto di marketing di SKY, uscito nel 2005: un’iniziativa studiata proprio per convincere le persone che quella tristezza invernale, quella malinconia che arriva spesso dopo le feste di Natale, abbia in realtà un fondamento scientifico. Abbiamo già visto che ce l’ha: in psicologica i Seasonal Affective Disorders sono studiati da anni e analizzano l’influsso del cambio di stagione sull’umore. In questo caso però la trovata del Blue Monday non ha basi scientifiche e l’equazione teorizzata da Arnall è stata costruita a tavolino, come lui stesso ha ammesso, a scopi pubblicitari.

Il Blue Monday non ha basi scientifiche, non è frutto di un’equazione e la tristezza di gennaio è legata più a fattori ambientali e soggettivi che non a un intricato risultato frutto di calcoli.

Esistono però delle derive psicologiche, a cui possono essere soggetti anche i bambini piccoli, che proprio con il cambio di stagione subiscono un’impennata.

Il caso del winter blues è emblematico, così come la tristezza della fine dell’estate e del back to school. Come si legge nella ricerca “Seasonal Affective Disorder: An Overview” pubblicata sul The Journal of Biological and Medical Rhythm Research, questa forma di disturbo affettivo stagionale ha grossi legami con la depressione, che si acuisce proprio alla fine dell’estate e tocca il picco dopo il Natale.

In questo caso le basi scientifiche ci sono, sono studiate approfonditamente da decenni e non hanno nulla a che fare con la leggenda del Blue Monday, che è invece una trovata di marketing per dare una spiegazione più basica e popolare alle domande che ci poniamo su sbalzi di umore e piccoli momenti di tristezza del periodo invernale.

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La favola della buonanotte aiuta lo sviluppo del linguaggio e delle capacità di memoria.

La favola della buonanotte è un gesto semplice ma che talvolta può sembrare noioso e ripetitivo, soprattutto nella situazione classica in cui il bimbo ha un libro preferito e vuole solo ed esclusivamente quello.

Inoltre, dopo una giornata lunga, al lavoro o trascorsa interamente con i bambini, anche solo altri 10 o 15 minuti possono sembrare un tempo infinito: eppure, possono fare la differenza nello sviluppo mentale ed emotivo dei bambini.

Leggere stimola l’immaginazione

Nulla come storie di avventure fantastiche, ambientate in luoghi meravigliosi, stimola la naturale fantasia del bambino e la sua immaginazione. Quando leggiamo loro delle storie belle e appassionanti, li vediamo letteralmente pendere dalle nostre labbra, ansiosi di non perdersi nemmeno una parola.  La favola della buonanotte permette al tuo bambino di immedesimarsi nei personaggi delle storie. Questa immedesimazione è molto importante perché, a questa età, non c’è una differenza netta tra immaginazione e realtà. Il personaggio con cui il bambino si identifica e che alla fine vince o ha la meglio, lo rassicura e lo aiuta a riconoscere e ad affrontare le sue paure.

Pronuncia e grammatica

Raccontare storie che i bambini ascoltano con attenzione ci permette anche di insegnare loro la grammatica corretta, la pronuncia e la dizione. Non passerà molto tempo che li sorprenderemo ad utilizzare vocaboli anche un po’ astrusi che compaiono nelle loro favole preferite.

Una routine rassicurante

La sera è un momento in cui i bambini hanno maggior bisogno di coccole e rassicurazioni. Il fatto di leggere una storia crea una routine (che rassicura i bambini). Ti permette, inoltre, di ritagliarti un momento di dolcezza, contatto e serenità con tuo figlio. Questo rafforzerà il vostro legame e aiuta a staccare dai ritmi serrati imposti dalla routine giornaliera!

La struttura stessa delle storie ci permette di inserire gli eventi in ordine cronologico insegnando così ai bambini le tecniche di narrazione di base, utili anche nella vita quotidiana. Inoltre, ascoltare una favola letta dalla mamma è molto diverso che guardare la tv: il bambino può fare domande, ipotesi su cosa succederà o commentare questo evento o quel personaggio, e tutte le risposte le riceve da una persona in carne ed ossa.

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“La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte”. Manca davvero poco all’arrivo della vecchina più simpatica del mondo!

Personaggio amato dai più piccoli e tradizionalmente associato ad una vecchina, con scarpe rotte e abiti vecchi, la Befana giunge, il 6 gennaio, nelle case dei bambini a cavallo di una scopa, per lasciare in dono una calza piena di regali, dolci o carbone.

Ma chi è la Befana?

La Befana è una delle figure più amate della tradizione natalizia italiana. Come recita una famosa filastrocca, questa vecchietta molto simpatica “vien di notte, con le scarpe tutte rotte e il cappello alla romana”, volando sopra le città a cavalcioni di una scopa. Questo personaggio è la somma di tantissime leggende, tradizioni e cerimonie folkloristiche e religiose che si sono sovrapposte nel tempo.

Già nel Neolitico si venerava una divinità femminile, in qualche modo ricollegabile alla Befana, che si materializzava durante il periodo invernale per scacciare via le intemperie, propiziando il ritorno della primavera e il raccolto dell’anno successivo. Successivamente si diffusero i riti legati al mondo contadino e alla fertilità dei campi, dove la donna diviene l’emblema della Madre Terra: ora benigna e generosa, ora crudele e vendicativa.

Secondo varie fonti tra le antesignane della Befana ci sarebbe Diana, la dea romana della caccia, della vegetazione e della luna; così come le divinità minori Satìa e Abundìa, rispettivamente simbolo della sazietà e dell’abbondanza. Altre precorritrici risultano Holda e Perchta, streghe notturne della mitologia nordica; e infine Erodiade, la leggendaria principessa ebraica che è accostata alla Befana soprattutto in alcune zone del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.

Ad oggi la festa della Befana si sovrappone alla celebrazione cristiana dell’Epifania, nella quale i Re Magi offrono a Gesù i doni.

Come spiegare la festa della Befana ai bambini?

Per raccontare ai bambini e spiegare come nasce, che cosa si festeggia e che significato ha la Befana si deve prima di tutto capire quale delle due componenti si vuole soprattutto far comprendere al bambino, se quella religiosa o piuttosto quella di semplice intrattenimento:

“I genitori potrebbero dire ai bambini che il giorno dell’Epifania è successa una cosa importante per tutto il mondo. A Natale è nato un bambino che per una parte delle persone ha un significato molto particolare e che il giorno dell’Epifania si è presentato per essere conosciuto. I genitori cristiani a questo punto potrebbero aggiungere che questo è successo perché è il Messia, il figlio di Dio”. Se si vuole semplicemente spiegare la dimensione ludica e di festa senza legami con il trascendente, “Il modo migliore per raccontarla è sottolineando l’aspetto folkloristico, senza legarla all’aspetto religioso”. Si potrebbe quindi spiegare ai piccoli che dopo Babbo Natale anche una cara signora anziana, un po’scorbutica ma buona di cuore, passa a cavallo di una scopa la notte dell’Epifania a portare dei dolcetti. Possiamo anche aggiungere che tra lei e Babbo Natale c’è un rapporto di amicizia.

Perché è utile per i bambini credere nella Befana?

Come Babbo Natale, anche la Befana è un personaggio importantissimo per allenare nei bambini il pensiero magico, il pensiero fantastico e la fantasia. È sicuramente un modo attraverso il quale insegnare ai bambini lo stupore e la meraviglia.

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Guarda qui l’arrivo della Befana al Village:

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É la notte di San Silvestro e un vecchietto con la testa canuta ed il passo stanco sembra impaziente. Guarda continuamente l’orologio e borbotta: – Quando arriva? Speriamo che non mi faccia aspettare troppo, perché qui fa freddo e poi io sono tanto stanco!

Chi è questo vecchietto è facile immaginare.

É l’Anno Vecchio che aspetta l’arrivo del Nuovo Anno. Egli è pronto a passargli le consegne, desideroso di andare a riposare. Visto che il giovane Anno non si vede ancora egli si siede su una panchina di un parco, si stringe di più nel cappotto per ripararsi dal freddo pungente e cerca di passare il tempo, ricordando tutto ciò che ha fatto in questi ultimi dodici mesi, quando lui è stato il padrone del mondo. Deve convenire che egli ha fatto tante cose buone per gli uomini. Li ha resi felici e spensierati durante la festa di Carnevale e le altre festività.

É pure vero che tante volte non è stato capace di risolvere determinate situazioni, rendendo scontenti gli uomini, ma, in verità, la colpa non è stata solo sua. Quando la pioggia è scesa giù dal cielo a catenelle per più giorni e ha provocato frane, distruggendo alcune case e lasciando qualcuno senza un tetto sulla testa tutti hanno ritenuto lui colpevole e responsabile. La stessa cosa è successa quando non è riuscito a calmare gli animi di alcuni uomini e sono scoppiate guerre in varie parti del mondo. Egli pur desiderando di scacciare la fame dal mondo non c’è riuscito completamente, perché ancora oggi ci sono tanti bambini che, non avendo nulla da mangiare, muoiono di fame.

L’Anno vecchio voleva tanto prendere i malviventi e i ladri per rendere il mondo pulito e bello, ma da solo è stata un’impresa impossibile. Egli è convinto che in molte situazioni se non c’è la collaborazione degli uomini nulla si può ottenere. Gli uomini sono bravissimi a scaricare le loro colpe sugli altri, specialmente su questo povero vecchio. Il poveretto ha cercato sempre di fare del suo meglio, ma per gli altri non è stato mai abbastanza. É stato più volte deriso, condannato, incolpato anche di cose non fatte. I suoi occhi spesso si sono velati di lacrime per l’ingratitudine umana. Molti gli hanno rivolto lodi, altri lo hanno maledetto. Ad un tratto, vedendo un’ombra avvicinarsi, interrompe il corso dei suoi pensieri e dei suoi ricordi ed esclama:

‘‘Eccolo eccolo! Finalmente sta arrivando.’’ Rivolgendosi al Nuovo venuto continua:

Ti sei fatto attendere e…e…e…mio bel giovane.

L’anno nuovo risponde: ‘‘ Nonnino non avere fretta! Tu vuoi bruciare le tappe. Io non potevo certamente venire prima del tempo. I tuoi giorni dovevano terminare oggi a mezzanotte e io sono arrivato, come vedi, puntuale. Guarda la gente come è felice per il mio arrivo. Tutti brindano, facendo tintinnare i loro calici.’’

Sottolinea il vecchietto: ‘‘Brindano, perché sperano che tu sia migliore di me. Che porti loro ogni bene e solo cose belle. Ti accorgerai presto, mio caro, come gli uomini sono bravi a voltarti le spalle se per una volta non esaudirai i loro desideri. Ti auguro con tutto il cuore: buona fortuna. Addio, figliolo. ’’

L’Anno Vecchio si alza dalla panchina e si avvia lentamente con un po’ di emozione e nostalgia. Sente ancora gli ultimi bagordi che vanno man mano scemando, fino a scomparire.

L’Anno Nuovo, invece, è pimpante, pieno di vitalità e vorrebbe mettersi subito alla opera per risolvere tutte quelle questioni che l’ Anno Vecchio ha lasciato in sospeso. Egli si propone di portare a tutti gli uomini pace, felicità e lavoro. Chissà se ci riuscirà.

Ogni anno a San Silvestro si ripete la stessa scena, l’Anno Vecchio se ne va con un gran magone e si fa avanti l’Anno Nuovo con nuove e allettanti promesse e ognuno in cuor suo spera che sia la volta buona perché tutto si avveri.

Ti è piaciuta la nostra favola?

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La scelta dei regali spesso viene fatta di corsa senza prestare tanta attenzione alle caratteristiche, che non sono solo dettagli, ma requisiti fondamentali per la sicurezza del bimbo che utilizzerà il giocattolo!

I giocattoli riempiono la nostra casa e le camerette dei bambini e naturalmente sono una delle loro principali fonti di gioia e divertimento, ma è molto importante assicurarci che siano prodotti certificati e sicuri, adatti alle diverse età del bambino e che non mettano a rischio la sicurezza dei nostri figli.

Come deve essere un giocattolo per essere sicuro?

Sulla confezione deve esserci ben evidente il il marchio CE, che indica il rispetto della conformità delle norme europee. Il problema è che spesso, anche sulle confezioni di giocattoli taroccati appare il marchio CE che magari sigla un China Export, allora come fare a riconoscere se l’articolo è originale o solo una copia pericolosa? L’unica cosa su cui possiamo fare per assicurarci dei giocattoli sicuri è affidarci alla qualità e scegliere giocattoli di marca.

Per essere ancora più sicuri possiamo scegliere un giocattolo che non rispetti le norme di sicurezza previste nella Direttiva Europea sulla sicurezza dei giocattoli 2009/48/CE, ma che sia stato anche certificato da un ente terzo specializzato e indipendente che avrà fatto dei test e delle analisi del rischio sul prodotto;

indicazione dell’età: è importante scegliere un prodotto che sia adatto all’età del bambino che lo riceve;

sulla confezione devono esserci istruzioni, indicazioni, modalità di uso e luogo dove è stato prodotto l’articolo, in lingua italiana: di norma i giocattoli a marchio CE hanno queste indicazioni ben chiare e comprensibili ed è possibile risalire al produttore;

deve essere specificato se il giocattolo non è adatto a bambini di età inferiore ai 36 mesi e le motivazioni per cui non è adatto.

Altre caratteristiche non meno importanti del giocattolo sicuro sono:

Non devono esserci punti spigolosi o appuntiti che potrebbero far male al bambino;

se sono presenti dei piccoli pezzi smontabili questi devono avere un diametro non inferiore a 3,17 cm per non correre il rischio che il bambino li metta in bocca rischiando il soffocamento;

bambole o pupazzi devono avere occhi e naso siano ben resistenti allo strappo e possibilmente cuciti al pupazzo stesso, per evitare che vengano staccati e ingeriti;

i peluche non devono essere prodotti in materiale infiammabile;

casette, tende, assi da stiro e passeggini per bambole non devono avere pericolose parti che possono chiudersi a scatto incastrando le dita;

i giochi elettronici o meccanici devono essere ben costruiti, con ingranaggi protetti e irraggiungibili dalle dita del bimbo e con trasformatore esterno massimo 24 volt.

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