Niente smartphone prima dei due anni, a tavola e quando si va a dormire. I rischi degli eccessi

A creare assuefazione non sono soltanto droghe, alcol o gioco d’azzardo ma qualunque attività della quale non si riesce più a fare a meno.

Nello specifico le dipendenze da dispositivi elettronici nei giovani e giovanissimi sono facilmente riscontrabili, in quanto proibendone l’uso si scatenano episodi di stress, ansia e panico. Per i bambini più piccoli questo disagio può manifestarsi con l’incapacità di focalizzarsi su qualcosa o auto-calmarsi senza un tablet o un cellulare.

Gli adolescenti mostrano veri e propri sintomi di astinenza da connessione, come se i momenti trascorsi nella realtà, quella vera, siano solo una perdita di tempo, una vuota e inutile pausa dall’unica dimensione che li fa sentire completi.

A dare l’allarme è uno studio condotto dall’Università Shangai Jiao Tong e pubblicato sulla rivista scientifica Jama Pediatrics che ha riscontrato un legame diretto tra il tempo passato davanti a uno schermo e la riduzione delle attività cognitive dei più piccoli.

Il team di ricercatori ha monitorato 152 bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni di età divisi in tre gruppi. Nel primo i bambini che con una ridotta esposizione agli schermi (circa 1 ora al giorno all’età di sei anni); il secondo con utilizzi ridotti nei primi anni di vita ma che crescendo arrivavano a 4 ore al giorno; infine i bambini che con una forte esposizione agli schermi digitale nei primi 2 anni di vita (oltre 2,5 ore) ma che diventando più grandi si stabilizzavano su circa 2 ore al giorno.

Secondo il team dello psicologo John Shaw, il 12,5% dei bambini si sveglia volontariamente per controllare le notifiche sul cellulare, portando la media giornaliera di consumo dei social media a più di quattro ore al giorno.

Cosa bisogna fare?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità detta alcune importanti linee guida: niente tablet, smartphone e TV sotto i due anni, dopo i 24 mesi di età al massimo 1 ora di esposizione ai display fino ai 4 anni. In generale bisogna limitare l’uso dei dispositivi digitali con display fino all’età di 6 anni.

I dispositivi elettronici non sono dannosi ma dipende da come e quanto vengono impiegati. In un società così assuefatta all’utilizzo di telefonini e tablet è praticamente impossibile difendere i figli dall’uso ma lo si può fare dall’abuso. Senza essere troppo rigidi basta adottare alcune strategie e sane abitudini fin dai primi anni.

Il cellulare non deve sostituire i giochi e il divertimento condivisi con i genitori, e non può essere una sorta di consolazione per il bambino. Se avete la sensazione che il vostro bambino sia diventato piuttosto dipendente dal cellulare, con leggerezza cercate di distaccarlo, almeno in parte.

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