Quando si parla di bambini si sente spesso nominare la psicomotricità. Una disciplina molto importante per il percorso educativo dei bambini.

Ma cos’è e a cosa serve?

La psicomotricità nasce in Francia nel corso degli anni ’60, diffusa, poi, in Italia dagli anni Ottanta, con lo scopo di valorizzare lo sviluppo corporeo del bambino, connettendolo allo sviluppo delle capacità cognitive e dell’emotività.

La psicomotricità utilizza il movimento e il gioco libero per raggiungere i suoi scopi: diventando un’attività divertente e coinvolgente a cui i bambini partecipano con entusiasmo.

La psicomotricità è entrata a far parte della vita dei bambini, sia in ambito scolastico e educativo sia per scopi terapeutici.

I corsi di psicomotricità di tipo educativo sono utili per tutti i bambini e i ragazzi, ma è maggiormente consigliata per i più timidi e insicuri per migliorare la fiducia in sé stessi e le capacità di comunicazione; attraverso il gioco e il movimento libero, i bambini più insicuri saranno infatti più propensi a relazionarsi con gli altri, guadagnando fiducia in sé stessi.

La psicomotricità è rivolta principalmente ai bambini perché per loro il linguaggio corporeo è più importante rispetto a quello che dicono attraverso le parole. Difatti, i bambini esprimono le loro paure e ansie attraverso il corpo.

Utilizzare la psicomotricità nei bambini è un modo per aiutarli nella crescita.  

Allo stesso modo, la psicomotricità è utile per tranquillizzare i bambini più vivaci o, addirittura, quelli che fanno più fatica a mantenere la concentrazione sulle attività.

Come si svolgono le attività psicomotore?

La psicomotricità è prima di tutto interazione: interazione tra il bambino e l’ambiente, interazione tra il bambino e gli oggetti inseriti nell’ambiente e, infine, interazione tra i bambini che, insieme, partecipano al gioco.

I bambini all’interno dell’ambiente, si muoveranno sia in modo libero che attraverso attività strutturate su poche e semplici regole. Attraverso cubi morbidi, cerchi, palloni, bastoni, specchi e magari oggetti per disegnare, i bambini sono invitati a muoversi nello spazio e a conoscerlo e, allo stesso tempo, a esternare la propria interiorità, rispettando i diversi tempi di ogni bambino, giocando in un ambiente protetto.

Victoria Village, nei suoi programmi doposcuola, organizza corsi di psicomotricità, in un ambiente dove non si compete e non si giudica, e dove il bambino sperimenta in modo sereno le proprie abilità, i propri limiti e le proprie paure.

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