Mai saltare la merenda, attenzione alla varietà, no alle doppie porzioni in inverno. Queste le regole d’oro.
Quello della merenda dei bambini è un momento importante in cui, dopo un’intera giornata passata tra i banchi di scuola, ci si può prendere una pausa e ricaricare le pile.
In inverno poi, con i continui sbalzi di temperatura e i picchi di freddo che possono affaticare l’organismo, lo diventa ancora di più ed è anche essenziale non far passare troppe ore di digiuno tra un pasto e l’altro per non costringere il corpo a far ricorso alle proprie riserve con il rischio di esaurirle.
Prima regola: educare alla varietà
La prima indicazione, sempre valida in ogni stagione, ma a maggior ragione nel lungo periodo invernale, è il principio della varietà. Troppo spesso i bambini tendono, soprattutto a merenda, a voler decidere in autonomia cosa mangiare. È giusto assecondare le loro preferenze ma è bene anche essere propositivi: è infatti fondamentale offrire alternative educando al gusto ed insegnando a non escludere alcun alimento.
Seconda regola: la merenda non va mai saltata
La merenda non va mai saltata, è fondamentale sia a metà mattina che a metà pomeriggio per ‘ricaricarsi’ e mantenere costante la glicemia e, quindi, l’attenzione, durante le lunghe ore di studio e di arrivare meno affamati all’ora di pranzo o di cena.
Terza regola: non aumentare le porzioni con il freddo
Quella che il nostro corpo necessità di maggiori quantità di cibo d’inverno è una falsa credenza. La merenda deve sempre coprire il 7-8% delle calorie totali della giornata. I bambini tendono ad avere uno stile di vita più sedentario rispetto all’estate, per cui non si deve eccedere in calorie se il bambino a pranzo e a cena assume pasti regolari.
Quarta regola: non trascurare le bevande
Una spremuta o una centrifuga di frutta e verdura di stagione o, in alternativa, un succo di frutta al naturale consente di fare il pieno di antiossidanti e avere il giusto mix nella composizione del proprio menu a merenda. Se il bambino apprezza le bevande calde durante questa stagione si può proporre anche un tè o una tisana, prestando attenzione a non esagerare con le quantità di zucchero.
Quinta regola: no doppia merenda per gli sportivi
Molti genitori fanno l’errore di esagerare con la quantità di cibo proposta a merenda, perché sentono il bisogno di compensare la fatica dei figli che fanno sport, mentre nella gran parte dei casi, il dispendio calorico non giustifica una ‘doppia merenda’. Il discorso cambia solo se il bambino pratica un’attività agonistica: in questo caso è necessario prevedere un’alimentazione più ricca.
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