Il 28 maggio è la Giornata Mondiale del Gioco. Un’occasione per ribadire l’importanza del gioco per i bambini.

“Non c’è niente di più serio e più coinvolgente del gioco per un bambino.’’

Un bambino che gioca è come un artista intento al suo lavoro. Come l’artista, anche il bambino giocando trasforma la realtà, la reinventa, la rappresenta in modo simbolico, creando un mondo immaginario che riflette i suoi sogni, le sue fantasie e i suoi desideri.

Il grande illuminista Rousseau, è stato il primo a considerare il gioco in termini educativi, come un’attività stimolante e un alleato per la scoperta della realtà, cogliendone l’importanza per uno sviluppo sereno ed armonioso dei bambini.

Come hanno poi confermato studi e ricerche, infatti, il gioco consente di imparare a costruire e gestire relazioni e legami, di sperimentare sé stessi e di conoscere gli altri e il mondo.

Il gioco ha, quindi, un valore profondo ed è fondamentale per lo sviluppo delle capacità linguistiche, logiche, espressive, ed anche e soprattutto sociali, affettive ed etiche. Il gioco, inoltre, può ricondurre alla cittadinanza attiva non solo i più piccoli ma l’intera collettività.

Per questo esiste una Giornata Mondiale dedicata al Gioco.

Il 28 maggio in tutto il mondo si festeggia la Giornata Mondiale del Gioco (World Play Day). Nel 2021 la Giornata Mondiale del Gioco cade di venerdì.

L’idea di dedicare un’intera giornata al gioco venne da Freda Kim, presidente dell’ITLA (Associazione internazionale delle ludoteche) nel 1998. La proposta è stata accettata poi dalle Nazioni Unite che hanno inserito questa data nell’agenda degli eventi promossi e sostenuti dall’ONU. Da allora, ogni anno, in tutto il mondo le associazioni, le ludoteche e le istituzioni hanno organizzato, proprio il 28 maggio, tantissimi eventi.

L’idea è nata dalla consapevolezza che attraverso il gioco i bambini imparano a conoscere nuovi territori, ma anche le proprie capacità, esprimendo così il bisogno di conoscere e di adattarsi.

Il gioco funzionale e rappresentativo

Attraverso il gioco, il bambino incomincia a comprendere il funzionamento degli oggetti. In questo caso, si parla di gioco funzionale, anche se non si tratta di una vera e propria attività ludica ma di un esercizio, di una attività imitativa rispetto a situazioni reali.

Si comincia a parlare di vera e propria attività ludica nel momento in cui il gioco funzionale comincia ad acquisire i primi caratteri rappresentativi, cioè il bambino utilizza funzionalmente gli oggetti, in questo caso si parla di Gioco rappresentativo.

L’esperienza del gioco insegna al bambino ad essere perseverante e ad avere fiducia nelle proprie capacità; è un processo attraverso il quale diventa consapevole del proprio mondo interiore e di quello esteriore, incominciando ad accettare le legittime esigenze di queste sue due realtà.

Le attività ludiche crescono e si modificano di pari passo con lo sviluppo intellettivo e psicologico del bambino, anche se rimangono una tappa fondamentale nella vita di ogni uomo qualunque sia la sua età.

Victoria Village, Centro Ludico

Il tema centrale attorno a cui si sviluppano le proposte di Victoria Village è quello del ruolo del bambino nella sua società, che ci è sembrato coerente con i perseguimenti di fini sociali e pedagogici più ampi, pur restando un modo attraverso cui stimolare i bambini al gioco, alla creatività e alla condivisione.

Buona Giornata Mondiale del gioco!

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