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Qualsiasi sport aiuta i bambini nella loro crescita, ma le arti marziali sono davvero indicate nell’età dello sviluppo.

Nella vita, tutti hanno paura: paura di sbagliare, paura di quello che le altre persone possono pensare di noi, paura di restare da soli, paura di cambiare, paura delle cose sconosciute, paura delle novità, paura di parlare in pubblico, paura di prendere una decisione, ecc.

Ma che cos’è davvero la paura?

Una emozione, naturale, sana e utile!

E l’emozione può essere definita come una reazione soggettiva a un evento saliente, caratterizzata da cambiamenti fisiologici, esperienziali e comportamentali. Ogni emozione assume una valenza differente in base all’influenza di alcuni fattori specifici come la situazione iniziale o contesto, l’interpretazione cognitiva e soggettiva, la risposta comportamentale messa in atto e l’automatica e specifica reazione fisiologica.

Da bambini si possono sviluppare molti tipi di paure, innate, transitorie e indotte, causate da emozioni incontrollate o da situazioni nuove e percepite come pericolose, che attivano il nostro corpo a reagire in maniera istintiva e a cercare protezione.

Le arti marziali offrono un’opportunità unica per vincere le proprie paure.

Nel karate, come nella vita, si affrontano le paure e insieme le si superano. Ovviamente non tutte le paure ma molte di quelle legate al confronto con il SE e con l’ALTRO. La paura è un’emozione dominata dall’istinto che ha come obiettivo la sopravvivenza del soggetto a una situazione di pericolo. Il pericolo è soggettivo ma la capacità di dominarne alcuni oggettivi è una grande prova di crescita del bambino.

Nel confronto con l’altro si vincono paure sociali, la vicinanza impone il contatto con l’altro e il bambino impara a convivere negli spazi degli altri e a far invadere i propri.

La grande ricchezza del bagaglio tecnico offerto dalla pratica del karate comprende infatti esercizi di psicomotricità preparatoria, esercizi individuali e a coppie. I primi insegnano ai bambini come sfruttare al meglio le potenzialità del proprio corpo e gli permettono di acquisire fiducia in se stessi, grazie al continuo superamento di quelli che considerano i propri limiti.

Con gli esercizi a coppie e di gruppo i giovani imparano a gestire i rapporti interpersonali, a riconoscere nei compagni e nel gruppo dei termini di paragone e conseguentemente a far nascere un sano spirito di confronto in un clima amichevole e rispettoso degli altri.

Il karate è proprio una vera scuola di vita.

Victoria Village nei suoi programmi dopo-scuola organizza corsi di karate, per bambini e ragazzi, con insegnanti certificati, in un ambiente dedicato e sicuro.

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Come spiegare la Pasqua ai bambini? Il significato e le tradizioni

La Santa Pasqua per i bambini è principalmente un tripudio di uova, cioccolata e coniglietti. Eppure, anche senza voler fare del catechismo, sarebbe opportuno che ogni bambino sappia perché, in una certa domenica dell’anno, tutto il Paese si ferma per fare festa.

Il significato religioso

La Pasqua celebra la Resurrezione di Gesù Cristo – Figlio di Dio incarnatosi uomo – che sconfigge la Morte e cancella quel Peccato Originale che gravava sull’umanità dai tempi di Adamo ed Eva.

La Quaresima

Prima della grande festa della Domenica di Pasqua i fedeli si preparano all’evento attraverso la Quaresima ( Che ne dite di preparare il calendario della Quaresima per i più piccoli?), un periodo di circa 40 giorni nel quale si prega e si compiono piccole rinunce.

I più ortodossi osservano giorni di digiuno (il venerdì), ma i più preferiscono mangiare di magro o rinunciare a carni e dolciumi “tentatori”.

La Domenica delle Palme

La domenica prima di Pasqua è la cosiddetta Domenica delle Palme, dove si ricorda l’ingresso a dorso di un asino di Gesù a Gerusalemme, salutato dalla folla festante che sventolava rami di palma in segno di giubilo. Dopo la Domenica delle Palme, comincia la Settimana Santa, nella quale la comunità cristiana ripercorre gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo.

La Settimana Santa

Gesù era un predicatore, ma i suoi comportamenti e il fatto che continuasse a raccogliere sempre più seguaci non era ben visto dalle autorità della comunità ebraica (di cui Gesù stesso faceva parte, essendo nato a Nazareth, in Galilea.)

I sacerdoti e i vecchi tradizionalisti lo ritenevano insomma un pericoloso ribelle, nonché un eretico. Da qui la volontà di punire quello strano uomo che andava dicendo di essere il Figlio di Dio. A consegnare Gesù alle autorità fu Giuda, un Apostolo traditore.

La Settimana Santa scandisce proprio la rievocazione di quei momenti concitati:

Giovedì: ricordo dell’Ultima Cena dove Gesù disse ai suoi discepoli che da lì a poco sarebbe stato tradito e ucciso. In questa occasione Gesù lavò i piedi ai suoi Apostoli, in segno di umiltà (atto che nelle chiese si celebra con il rito della “Lavanda dei Piedi”).

Venerdì: Passione – dal verbo “patire” – e morte sulla Croce. Gesù viene arrestato e portato davanti al Sinedrio, la massima autorità tra i giudei. Per eseguire la sentenza di morte però, Gesù dovette comparire di fronte a Ponzio Pilato, governatore dei Romani che dominavano la regione. Pilato non aveva motivi per ritenere Gesù colpevole, ma per timore che la folla inferocita si ribellasse, confermò la condanna. Prima della crocifissione, Gesù dovette subire torture e umiliazioni che I cristiani celebrano ripercorrendo le dodici stazioni della Via Crucis, un percorso dove i fedeli rivivono tutti gli episodi avvenuti durante la crocifissione.

Sabato: messe e lutto per la morte di Cristo

Domenica: Pasqua e festeggiamenti. Gesù risorge e si manifesta ai suoi conoscenti più intimi.

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Quando iniziare un corso di teatro per i bambini? E quali sono i vantaggi?

Far frequentare un corso di teatro ai bambini o accompagnarli a vedere gli spettacoli teatrali è molto importante per la loro crescita, oltre che divertente. L’arte teatrale stimola infatti la fantasia dei piccoli, ma li apre anche alla diversità, sviluppa la loro empatia e una migliore percezione del loro corpo nello spazio.

Quando iniziare un corso di teatro?

Non è mai troppo presto per iniziare un corso di teatro: i benefici per i bambini tra i 6 e i 9 anni che decidono di intraprendere questo percorso sono molti; imparano a lavorare in gruppo e ad allenare la capacità di osservazione, ad esercitarsi a riconoscere le emozioni degli altri e anche le proprie, sviluppando l’empatia. Se il teatro viene praticato in modo continuativo, poi, serve ai bambini anche per imparare a controllare il loro fisico nello spazio.

I vantaggi del teatro per bambini

Imparare a gestire le emozioni:

gestire la paura, l’ansia o l’agitazione prima dell’ingresso in scena aiuta a gestire emozioni simili nel mondo adulto. Il bambino sarà un adulto sicuro di sé.

Accrescere l’autostima:

imparare a studiare la parte, far crescere il proprio personaggio, salire sul palco e affrontare il pubblico aiuta il bambino a sentirsi bene e ad apprezzare sé stesso.

Imparare a stare con gli altri:

condividere un progetto teatrale significa entrare in una cerchia di persone con qualcosa in comune, la socializzazione e la fiducia negli altri migliorano gradualmente.

Partecipare al senso artistico dello spettacolo:

oltre alla recitazione del proprio personaggio, il bambino impara a pensare a tutto ciò che fa da collante allo spettacolo. Questo aspetto permette una maggiore collaborazione e un forte coinvolgimento.

Abbandonare il senso di timidezza:

il teatro aiuta ad acquisire sicurezza e coraggio verso le attività proposte, tanto da trovarsi nella condizione di partecipare in modo più attivo e consapevole. Si viene a creare un senso di fiducia collettivo.

Sviluppare la creatività:

il teatro permette alla creatività del bambino di espandersi. In tal senso si offre la possibilità di sperimentare situazioni in cui ci si può mettere alla prova.

Victoria Village organizza corso di teatro che stimola i bambini ad esprimere se stessi e ad ampliare i propri meccanismi creativi e comunicativi.

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