“La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte”. Manca davvero poco all’arrivo della vecchina più simpatica del mondo!
Personaggio amato dai più piccoli e tradizionalmente associato ad una vecchina, con scarpe rotte e abiti vecchi, la Befana giunge, il 6 gennaio, nelle case dei bambini a cavallo di una scopa, per lasciare in dono una calza piena di regali, dolci o carbone.
Ma chi è la Befana?
La Befana è una delle figure più amate della tradizione natalizia italiana. Come recita una famosa filastrocca, questa vecchietta molto simpatica “vien di notte, con le scarpe tutte rotte e il cappello alla romana”, volando sopra le città a cavalcioni di una scopa. Questo personaggio è la somma di tantissime leggende, tradizioni e cerimonie folkloristiche e religiose che si sono sovrapposte nel tempo.
Già nel Neolitico si venerava una divinità femminile, in qualche modo ricollegabile alla Befana, che si materializzava durante il periodo invernale per scacciare via le intemperie, propiziando il ritorno della primavera e il raccolto dell’anno successivo. Successivamente si diffusero i riti legati al mondo contadino e alla fertilità dei campi, dove la donna diviene l’emblema della Madre Terra: ora benigna e generosa, ora crudele e vendicativa.
Secondo varie fonti tra le antesignane della Befana ci sarebbe Diana, la dea romana della caccia, della vegetazione e della luna; così come le divinità minori Satìa e Abundìa, rispettivamente simbolo della sazietà e dell’abbondanza. Altre precorritrici risultano Holda e Perchta, streghe notturne della mitologia nordica; e infine Erodiade, la leggendaria principessa ebraica che è accostata alla Befana soprattutto in alcune zone del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
Ad oggi la festa della Befana si sovrappone alla celebrazione cristiana dell’Epifania, nella quale i Re Magi offrono a Gesù i doni.
Come spiegare la festa della Befana ai bambini?
Per raccontare ai bambini e spiegare come nasce, che cosa si festeggia e che significato ha la Befana si deve prima di tutto capire quale delle due componenti si vuole soprattutto far comprendere al bambino, se quella religiosa o piuttosto quella di semplice intrattenimento:
“I genitori potrebbero dire ai bambini che il giorno dell’Epifania è successa una cosa importante per tutto il mondo. A Natale è nato un bambino che per una parte delle persone ha un significato molto particolare e che il giorno dell’Epifania si è presentato per essere conosciuto. I genitori cristiani a questo punto potrebbero aggiungere che questo è successo perché è il Messia, il figlio di Dio”. Se si vuole semplicemente spiegare la dimensione ludica e di festa senza legami con il trascendente, “Il modo migliore per raccontarla è sottolineando l’aspetto folkloristico, senza legarla all’aspetto religioso”. Si potrebbe quindi spiegare ai piccoli che dopo Babbo Natale anche una cara signora anziana, un po’scorbutica ma buona di cuore, passa a cavallo di una scopa la notte dell’Epifania a portare dei dolcetti. Possiamo anche aggiungere che tra lei e Babbo Natale c’è un rapporto di amicizia.
Perché è utile per i bambini credere nella Befana?
Come Babbo Natale, anche la Befana è un personaggio importantissimo per allenare nei bambini il pensiero magico, il pensiero fantastico e la fantasia. È sicuramente un modo attraverso il quale insegnare ai bambini lo stupore e la meraviglia.
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Guarda qui l’arrivo della Befana al Village:
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