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Per un bambino crescere insieme ad un animale fa bene alla salute e al comportamento.

La comunità scientifica, i medici e gli operatori del settore pedagogico sono quasi tutti concordi sull’utilità del rapporto tra bambini e animali dal punto di vista del benessere fisico e mentale: gli animali domestici sono un supporto incredibile dei bambini di ogni età, anche dei neonati.

E non soltanto i cuccioli che pure trasmettono tenerezza e senso di protezione, ma anche animali come conigli, gatti, tartarughe aiutano il piccolo a responsabilizzarsi. Insomma, imparano sul campo la bellissima esperienza di “prendersi cura” di qualcuno.

I benefici psicologici di avere un animale domestico sono innumerevoli.  Quali sono?

-Possono essere i confidenti dei bambini di ogni età, soprattutto se creano un rapporto esclusivo.

-Gli animali domestici danno molte “lezioni” sul senso della vita non solo da un punto di vista concettuale ma anche fisiologico: attraverso di loro i genitori possono spiegare la riproduzione, gli incidenti, la morte e la perdita.

-Possono aiutare i bambini a sviluppare il senso di responsabilità.

-Aiutano i bambini a connettersi con la natura.

-Aiutano i bambini a riconoscere e potenziare il rispetto per gli altri.

Crescere con un animale ha dei risvolti sullo sviluppo affettivo del bambino, perché nel rapporto bambino-animale si sviluppano una serie di processi inconsci che influiscono sulla crescita del piccolo. Eccone qualcuno:

-Proiezione: il bambino che ha un animale tende a proiettare su di lui le proprie ansie e le proprie paure; il trasferimento di queste emozioni gli permette di avere una maggiore stabilità emotiva durante la sua crescita.

-Identificazione: altro processo fondamentale per la crescita di un bambino. Quando avviene con un cucciolo, il bambino riesce ad esprimere dei sentimenti che altrimenti non riuscirebbe ad esternare, come se nell’animale potesse riconoscere sè stesso.

-Senso di responsabilità: un bambino coinvolto nella cura di un cane, impara a prendersi cura degli altri, impegnandosi in prima persona nella gestione di un essere diverso da sé.

-Comunicazione: crescere con un animale aiuta il bambino a migliorare eventuali problemi di relazione e di linguaggio.

-Motivazione: vivere con un animale ha un effetto calmante. Il corpo del bambino produce endorfine che aiutano il buonumore e il recupero psicofisico in caso di malattia. Inoltre, la vicinanza con un animale, e il suo grande affetto, diminuiscono il senso di isolamento e tristezza provocato da un periodo di malattia.

Anche Victoria Village ama gli animali ed ha una sua mascotte!

Il nostro bellissimo Coco!

 

Far frequentare un corso di teatro ai bambini o accompagnarli a vedere gli spettacoli teatrali è molto importante per la loro crescita, oltre che divertente.

L’arte teatrale stimola la fantasia dei piccoli, ma li apre anche alla diversità, sviluppa la loro empatia e una migliore percezione del loro corpo nello spazio.

Stai cercando un corso di teatro per i tuoi bambini?

Ovviamente, fare teatro fa bene a qualsiasi età ma ci sono almeno cinque ragioni per cui ogni bambino dovrebbe frequentare un corso di recitazione:

  1. Impara a gestire le emozioni.

L’aspetto emozionale del teatro è importantissimo e da non sottovalutare. L’agitazione, la paura e l’impazienza che un bambino prova subito prima e durante le rappresentazioni possono essere lo specchio del tipo di emozioni che dovrà affrontare da adulto, in circostanze differenti.

  1. Aumenta l’autostima

Per un bambino imparare a memoria la propria parte, interpretare un personaggio ricordandone i gesti e i movimenti, salire sul palco ed affrontare un pubblico è davvero importante, perché per lui è la prova evidente che può affrontare il mondo senza avere paura del giudizio degli altri.

  1. Impara a socializzare

Un laboratorio di recitazione, specie per i piccoli più insicuri, è anche uno stimolo alla socializzazione. Recitare su un palco significa, infatti, condividere quello spazio con altri compagni durante la rappresentazione. Condividere le proprie emozioni e impressioni con gli altri bambini è un ottimo modo per insegnare al bambino ad essere più aperto nei confronti di chi gli sta intorno.

  1. Impara parole nuove

Recitare significa anche dover leggere un copione, imparare a memoria la propria parte e affrontare i dialoghi con i compagni sul palco. Tutto ciò è un enorme beneficio: recitare stimola i bambini a leggere, contribuendo così all’arricchimento del vocabolario.

  1. Migliora il senso estetico

Nei laboratori teatrali spesso ai piccoli viene chiesto di occuparsi anche del lato artistico dello spettacolo. Viene chiesto loro di proporre idee o di contribuire a realizzare la scenografia, il trucco e il costume di scena del proprio personaggio. Occuparsi anche di questa parte della messinscena, oltre a aumentare il loro coinvolgimento, sviluppa enormemente il senso estetico e creativo presente in ogni bambino.

Il nostro Corso di teatro stimola i bambini ad esprimere se stessi e ad ampliare i propri meccanismi creativi e comunicativi.

Guarda qui:

 

Per maggiori info:

Contatti
Via V. Gioberti, 61
50121 Firenze
Tel. 327 026 8499
info@victoriavillage.it

Quanto è importante per il bambino trascorrere del tempo con gli altri bambini? È necessario spingerlo a socializzare? La ludoteca può essere un luogo per favorire le sue capacità relazionali?

Nei primi anni di vita, la famiglia rappresenta l’unico ambiente che il bambino conosce realmente. Questo nucleo è per lui la prima forma di società con cui entra a contatto e dove avviene la sua prima esperienza di socializzazione.

Fino ai 4 anni si parla di pre-socializzazione. Il bambino gioca da solo anche se sta in gruppo. Gli scambi e l’interazione sono molto limitati.

Nel momento della socializzazione secondaria (asilo, scuola ecc.) avviene il processo di formazione delle competenze specifiche necessarie allo svolgimento dei ruoli adulti.

Come spingerlo a socializzare?

L’esser a contatto con gli altri, fare nuove conoscenze, frequentare attività sportive, essere sempre aperti agli altri agevola lo sviluppo di peculiarità caratteriali che danno la possibilità di districarsi anche nelle situazioni più complesse riuscendo a percepire le difficoltà dell’altro, essere riconosciuto tramite conferme che arrivano dagli altri. Quando si è disponibili, si risulta simpatici e divertenti quindi ben accetti dagli altri lo sviluppo di una buona autostima è favorita.

Questo permette di divenire autonomi, essere capaci di raggiungere dei risultati. ottenere successi nella vita, a scuola, nello sport, nelle discipline musicali. E tutto sostanzialmente da soli. È quindi importante che un genitore favorisca i processi di socializzazione aiutandolo a crescere senza paura dell’altro.

I bimbi con difficoltà a socializzare si mostrano più chiusi ed introversi, più permalosi e meno generosi, più timidi o più aggressivi, più isolati dal gruppo e meno propensi al gioco e alla condivisione degli spazi e dei tempi nonché delle attività. Un bambino che non socializza viene escluso automaticamente dal gruppo poiché non è capace di stare con gli altri in quanto non ne è abituato.

La socializzazione permette quindi l’apertura e la conoscenza di sé attraverso la condivisione delle proprie emozioni. Un bambino che interagisce maggiormente ha meno timore di esprimere il proprio vissuto in merito ad una esperienza né di dire la sua se qualcosa non gli va giù. È un bambino più libero.

Lo sport è preferibile al telefonino. Un amico con cui giocare a palla o suonare uno strumento è molto meglio di un videogioco o della playstation. Vivere ogni giorno della propria vita assieme agli altri arricchisce di emozioni e di conoscenze che il mondo dietro uno schermo non potrà mai dare.

I nostri consigli:

La socializzazione è un processo spontaneo e come tale non c’è una data ben precisa in cui è doveroso giocare con gli altri. Ogni bambino ha i suoi tempi e creare pressioni può rischiare solo di ottenere l’effetto contrario.

-Rispetta sempre i suoi tempi;

-Stimolalo con attività che può fare con altri bambini, senza però forzarlo.

-Preferisci le attività all’aria aperta dove può incontrare altri bambini.

-Ritagliati del tempo per giocare insieme. Rispetta le sue regole e alterna le tue. In questo modo, il tuo bambino, egocentrico per natura, si abituerà a mediare tra diversi modi di stare insieme.

-No all’uso di tablet sotto i 2 anni. Non può essere una compensazione!

La nostra città bambini è il luogo ideale: durante i nostri laboratori i bambini sperimentano la socializzazione, la condivisione e la collaborazione, sia attraverso il gioco libero, sia nelle attività guidate e sfogano la loro creatività interagendo anche con gli altri.

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Come spiegare la Pasqua ai bambini? Il significato e le tradizioni

La Santa Pasqua per i bambini è principalmente un tripudio di uova, cioccolata e coniglietti. Eppure, anche senza voler fare del catechismo, sarebbe opportuno che ogni bambino sappia perché, in una certa domenica dell’anno, tutto il Paese si ferma per fare festa.

Il significato religioso

La Pasqua celebra la Resurrezione di Gesù Cristo – Figlio di Dio incarnatosi uomo – che sconfigge la Morte e cancella quel Peccato Originale che gravava sull’umanità dai tempi di Adamo ed Eva.

La Quaresima

Prima della grande festa della Domenica di Pasqua i fedeli si preparano all’evento attraverso la Quaresima ( Che ne dite di preparare il calendario della Quaresima per i più piccoli?), un periodo di circa 40 giorni nel quale si prega e si compiono piccole rinunce.

I più ortodossi osservano giorni di digiuno (il venerdì), ma i più preferiscono mangiare di magro o rinunciare a carni e dolciumi “tentatori”.

La Domenica delle Palme

La domenica prima di Pasqua è la cosiddetta Domenica delle Palme, dove si ricorda l’ingresso a dorso di un asino di Gesù a Gerusalemme, salutato dalla folla festante che sventolava rami di palma in segno di giubilo. Dopo la Domenica delle Palme, comincia la Settimana Santa, nella quale la comunità cristiana ripercorre gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo.

La Settimana Santa

Gesù era un predicatore, ma i suoi comportamenti e il fatto che continuasse a raccogliere sempre più seguaci non era ben visto dalle autorità della comunità ebraica (di cui Gesù stesso faceva parte, essendo nato a Nazareth, in Galilea.)

I sacerdoti e i vecchi tradizionalisti lo ritenevano insomma un pericoloso ribelle, nonché un eretico. Da qui la volontà di punire quello strano uomo che andava dicendo di essere il Figlio di Dio. A consegnare Gesù alle autorità fu Giuda, un Apostolo traditore.

La Settimana Santa scandisce proprio la rievocazione di quei momenti concitati:

Giovedì: ricordo dell’Ultima Cena dove Gesù disse ai suoi discepoli che da lì a poco sarebbe stato tradito e ucciso. In questa occasione Gesù lavò i piedi ai suoi Apostoli, in segno di umiltà (atto che nelle chiese si celebra con il rito della “Lavanda dei Piedi”).

Venerdì: Passione – dal verbo “patire” – e morte sulla Croce. Gesù viene arrestato e portato davanti al Sinedrio, la massima autorità tra i giudei. Per eseguire la sentenza di morte però, Gesù dovette comparire di fronte a Ponzio Pilato, governatore dei Romani che dominavano la regione. Pilato non aveva motivi per ritenere Gesù colpevole, ma per timore che la folla inferocita si ribellasse, confermò la condanna. Prima della crocifissione, Gesù dovette subire torture e umiliazioni che I cristiani celebrano ripercorrendo le dodici stazioni della Via Crucis, un percorso dove i fedeli rivivono tutti gli episodi avvenuti durante la crocifissione.

Sabato: messe e lutto per la morte di Cristo

Domenica: Pasqua e festeggiamenti. Gesù risorge e si manifesta ai suoi conoscenti più intimi.

Seguiteci per altri consigli!

Victoria Village, organizza laboratori creativi di Pasqua.

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La creatività può esprimersi in diversi modi. Può prendere forma attraverso l’arte, come la musica o la pittura, ma non solo. Essa è un vero e proprio modo di essere e di pensare.

La creatività è tra le abilità più richieste e premiate. Il modo migliore per impararla e mantenerla è continuare a immaginare, creare, giocare, condividere e riflettere.

La questione chiave non è come «insegnare la creatività» ai bambini ma come creare un ambiente fertile nel quale la loro creatività metta radici, cresca e prosperi.

Stai cercando un luogo in cui stimolare la creatività di tuo figlio? Contattaci!

1.Libertà totale

Per sviluppare la creatività del bambino bisogna lasciargli utilizzare tutte le forme espressive a sua disposizione: colori, scrittura, disegno, danza, sport, giardinaggio, poesia, teatro, pasta di sale, costruzioni.

  1. Incoraggiare l’espressione personale

Il bambino deve avere un ruolo attivo. È bene proporre tutte le attività, ma senza imporre i vostri gusti o le vostre passioni.

  1. Non giudicare la qualità dei suoi prodotti

Creare non è riprodurre l’esistente. Non è realizzare ‘una bella immagine’ ma piuttosto realizzare ‘a sua immagine'”.

  1. Aiutare la sua sensibilità emozionale

La paura è nemica della creatività, dice la Freud. E quindi è necessario “insegnare al bambino a dare un nome alle sue emozioni, a superare i timori”. Un buon metodo per farlo è attraverso le favole, dove l’eroe esprime le proprie paure e poi le supera. Mentre i più grandicelli vanno aiutati a verbalizzare i propri sentimenti.

  1. Aiutare a sviluppare i suoi sensi

Per sviluppare la propria creatività e intelligenza i bambini hanno bisogno di esperienze varie e legate ai sensi. Che in loro sono acutissimi, perché sono nell’età della scoperta”. Quindi è fondamentale sperimentare tutto ciò che è possibile: odori, colori, sapori… tutto fa esperienza.

  1. Libero corso alla sua inventiva

I bambini non dovrebbero essere “confinati” in luoghi ultra-sicuri con oggetti studiati appositamente per loro. Perché “la conoscenza si nutre di tutto tranne che di monotonia. Ed essere creativi significa poter utilizzare un gioco anche in un modo per il quale non è stato progettato.

  1. Rimpiazzare i “giochi educativi” con giocattoli “veri”

I cosiddetti “giochi educativi” non lasciano spazio all’individualità del bambino, non gli lasciano decidere come giocare.

  1. Le attività artistiche

Lo spirito va nutrito quanto il corpo, e l’arte è un alimento per la creatività. Quindi i musei sono utili quanto i parchi. Fategli conoscere scultura, pittura, fotografia… poi starà a lui scegliere a cosa ispirarsi.

  1. Una personalità originale

La creatività è la possibilità di sviluppare una personalità originale: dunque se al bambino piace mettere calze di colore diverso, o se vuole mettere gli stivali in gomma d’estate, lasciatelo fare.

  1. Rispettare il suo pensiero divergente

Durante i primi anni, i bambini vivono in un mondo in cui realtà e finzione si mescolano. Sono capaci di fluidità e di cambiamenti d’idea repentini, e vogliono una cosa e il suo contrario. È ciò che viene chiamato ‘pensiero divergente’. Quindi se gli chiedete ‘ di che colore è?’ e vi risponde ‘come un morso di sole’ invece di ‘giallo’, non biasimatelo: anzi, complimentatevi”.

In un ambiente stimolante, c’è più possibilità di farsi venire idee brillanti e originali. A partire dal contesto fisico e dal materiale a disposizione, l’ambiente deve attivare nel bambino la curiosità di mettersi in gioco e a sperimentare. Ma gli stimoli sono anche le occasioni per conoscere cose nuove o nuovi punti di vista.

Victoria Village è tutto questo!

I nostri laboratori sono studiati appositamente per stimolare i bambini ad esprimere sé stessi e ad ampliare i propri meccanismi creativi e comunicativi.

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La Festa della Donna spiegata ai bambini

La Festa della Donna dell’8 Marzo è più di un semplice giorno di ispirazione e memoria. É un momento utile per ricordare ai bambini, femmine e soprattutto maschi, che le donne hanno importanza. Soprattutto che la loro voce deve essere ascoltata e hanno il diritto di essere riconosciute.

Ma come spiegare la Festa della Donna ai bambini?

Per spiegare la Festa della Donna, chiedete ai vostri figli di ricordare alcune donne che hanno fatto la differenza del mondo, e aiutateli a conoscere e apprezzare Rosa Parks, Amelia Earhart, Madame Curie. É un primo passo che renderà utile la Festa della Donna.

-Non banalizzare

Bisogna utilizzare le parole e immagini adeguate all’età, ma senza sottovalutare la capacità di comprensione dei bambini e senza nascondere loro verità scomode. Spesso pensiamo che siano meno preparati di quanto invece non siano.

-Raccontare del passato

Partite dal passato e spiegate che molto è stato fatto dalle nostre nonne e mamme per arrivare alla situazione attuale: una volta le donne non potevano portare i pantaloni; non potevano imparare a leggere e scrivere; non potevano votare. Oggi tutto questo è possibile, anche se c’è ancora molto da fare.

-Spiegate il valore dei simboli

Una giornata nata quasi per caso, che ha – in Italia – un simbolo floreale. Per capire meglio l’International Women’s Day è importante spiegare ai piccoli i suoi simboli. Le mimose si regalano solo in Italia. In Cina, per esempio, l’8 marzo si regalano enormi taniche di olio di semi. L’idea delle mimose qui da noi fu proposta da tre donne dell’UDI (Unione Donne Italiane) nel 1946, dopo la fine della guerra, perché era uno dei pochi fiori che fiorivano in quel periodo e perché costava poco. In realtà, però, già durante il Fascismo, quindi dopo la Prima Guerra Mondiale, nei luoghi di lavoro, soprattutto in fabbrica, le donne avevano cominciato a regalarsi tra loro un rametto di mimosa. Veniva portato un grande ramo e chi voleva ne prendeva un pezzetto e lo regalava ad una collega, ad una amica: era un segno di sorellanza, di vicinanza, di riconoscimento, del lottare insieme per i diritti delle donne. Insieme: infatti un rametto di mimosa è composto da tanti pallini, non è mai solo.

Così come un compleanno riguarda una persona singola, la Giornata Internazionale delle Donne è dedicata a tutte le donne, ai loro successi riconosciuti o meno.

Ti è piaciuto il nostro articolo? Continua a seguirci!

Il tema centrale attorno a cui si sviluppano le proposte di Victoria Village è quello del ruolo del bambino nella sua società, che ci è sembrato coerente con i perseguimenti di fini sociali e pedagogici più ampi, pur restando un modo attraverso cui stimolare i bambini al gioco, alla creatività e alla condivisione.

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50121 Firenze
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Corso di batteria per bambini?  A che età iniziare? E perché scegliere la batteria?

La musica, allo stesso modo dello sport, fa parte integrante della vita di migliaia di bambini. Imparare la musica deve essere, prima di tutto, un piacere. Dunque, qual è l’età migliore per un bambino per iniziare a seguire delle lezioni di batteria?

Non c’è un’età fissa per cominciare a suonare la batteria, dipende da caso a caso: ci sono bambini che già a 6 anni possiedono misteriosamente la coordinazione necessaria per lo strumento. Per questo è sempre consigliabile fare un ciclo breve di lezioni di prova e valutare se proseguire, su consiglio dell’insegnante.

Vuoi che tuo/a figlio/a impari a suonare la batteria? Contattaci.

Perché un corso di batteria per bambini?

Non è un segreto per nessuno che la musica è portatrice di numerosi vantaggi, benefici e punti di interesse. Sempre più utilizzati come terapia, l’ascolto della musica, la danza o la pratica di uno strumento portano dei benefici a chiunque ci si impegni.

I bambini in pieno sviluppo che iniziano un corso di batteria ricevono un arricchimento sotto diversi punti di vista, ad iniziare dalla coordinazione.

Per imparare la coordinazione e il movimento indipendente di mani e braccia, la batteria è lo strumento di gran lunga migliore. Non da ultimo, incentivare il bambino a svolgere un’attività fisica sana, evita troppe ore davanti al pc.

Sono tanti i benefici di suonare la batteria sin da piccoli!

Ti sembra complesso dover pensare a tutto questo? La cosa migliore è iniziare il prima possibile.

Il bambino acquisterà una capacità di concentrazione in qualsiasi situazione, che gli sarà utile per imparare in tutto l’arco della sua vita. Iniziare a maneggiare le bacchette ad un corso batteria significa aumentare la propria disciplina e la propria perseveranza. Per imparare un brano e padroneggiare i diversi ritmi con la batteria, sarà necessario riprendere a più riprese ed essere paziente, meticoloso e regolare.

Tuo figlio è un po’ troppo iperattivo?

La lezione di batteria gli consentirà di canalizzare la sua energia, concentrandosi su di un compito preciso. Sarà, dunque, più calmo e imparerà a gestire meglio le proprie emozioni, man a mano che proseguirà nelle lezioni batteria.

Per maggiori info, contattaci.

Il nostro corso di batteria è tenuto dal Maestro Marin Iulian Ciobanu, che ha iniziato lo studio della batteria nel 2007, studi che sta ancora portando avanti.

 

 

Carnevale è la festa più allegra dell’anno: sembra una festa creata apposta per i bambini, che da sempre amano travestirsi e mascherarsi in tutti i modi possibili!

Non porta certo regali come il Natale, ma tanta gioia, spensieratezza, risate e, grazie alla possibilità di travestirsi e di indossare i panni dei personaggi e supereroi e principesse preferiti, i nostri piccoli possono vivere in un mondo magico almeno per qualche giorno.

Carnevale dura una settimana (quest’anno martedì grasso sarà il Primo Marzo) e in questo periodo vengono organizzate tante feste in maschera, eventi in molte località d’Italia dove si potrà assistere a cortei e sfilate con carri allegorici e maschere tradizionali, occasioni di divertimento per tutta la famiglia e momenti per giocare nell’atmosfera più raccolta ed intima della propria casa, magari preparando qualche ottima ricetta carnevalesca oppure facendo, insieme ai bimbi, dei lavoretti divertenti e originali.

Ma quali sono gli elementi principali del Carnevale per bambini?

Naturalmente il costume di Carnevale. Ogni anno ci sono delle novità con i personaggi più amati, quelli dei nuovi cartoni animati o film, ma in genere i travestimenti più apprezzati sono:

-persone vere: il poliziotto, il ladro, il cowboy sono travestimenti sempre molto amati e i costumi sono pieni di particolari. Tra i più richiesti negli ultimi tempi dai maschietti c’è il ninja che consiste in una tunica nera che copre anche la faccia, cinturini rossi o verde smeraldo, accessori vari, mentre per le femminucce resta un ervergreen la principessa, con un abito lungo, prezioso, ricco di particolari luccicanti.

-Personaggi dei cartoni: naturalmente i personaggi più amati dai bambini sono anche quelli più richiesti a Carnevale. Le bambine chiedono il travestimento di Elsa o Anna di Frozen, della dottoressa Peluche, di Violetta o di Sofia la principessa; tra i maschietti vanno sempre per la maggiore i supereroi, spiderman o batman.

Poi, ovviamente i giochi, come le stelle filanti e coriandoli, gli scherzetti che finalmente si sentono liberi di poter fare senza essere rimproverati!

E poi amano le chiacchiere, le castagnole, i dolci fritti e zuccherosi: insomma quella nota goliardica che fa credere che in fondo a Carnevale tutto possa essere consentito ed accettato è ciò che coinvolge maggiormente i piccoli.

Anche Victoria Village si prepara al Carnevale 2022.

Ogni anno organizziamo laboratori artistici, dove i bambini imparano, con l’aiuto dei nostri bravissimi maestri, a progettare e creare la maschera desiderata. Inoltre, nel nostro angolo moda è possibile trovare tanti costumi, soprattutto per le nostre principesse.

Scopri di più:

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L’igiene svolge un ruolo cruciale per la buona salute e il benessere generale di un bambino.

Fuori casa, al parco o in viaggio con i bambini: le buone abitudini igieniche sono fondamentali per garantire la sicurezza dei più piccoli in ogni occasione.

Lavare le mani

La maggior parte dei germi si diffonde attraverso il contatto con le mani, lavarsele regolarmente impedirà ai nostri bambini di ammalarsi. Quando è possibile incoraggiarli a lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, soprattutto quando sembrano sporche, prima di mangiare o di prepararsi un panino, dopo aver toccato gli animali, dopo essersi soffiati il ​​naso o aver starnutito e dopo essere andati in bagno.

E fuori casa?

Se non è possibile usare acqua corrente, quando siamo per strada o fuori casa, le salviette igienizzanti sono una vera salvezza. Il loro più grande vantaggio è la multifunzionalità. Oltre alle mani si possono usare per disinfettare le maniglie delle porte prima di entrare nei bagni, a ristorante per pulire tavoli e vassoi, insomma qualsiasi superficie che possa essere un terreno fertile per germi e batteri.

Igienizzare le superfici

L’igiene non riguarda solo la pulizia delle mani e personale, ma bisogna guardare più lontano: la pulizia dell’ambiente ci riguarda, sia a casa che fuori. Mettere in ordine i giochi ma anche differenziare la spazzatura nei diversi contenitori e molte altre semplici attività, come spolverare o passare un disinfettante per superfici quando è possibile, possono aiutare a mantenere pulito l’ambiente nel quale viviamo o nel quale siamo solo di passaggio come in una stanza d’albergo. Prima si impara un sano comportamento igienico, prima si acquisiranno tutte le abitudini per una buona igiene personale.

Continua a seguirci per altri consigli utili.

Chi siamo?

Un centro ludico e le nostre proposte mettono al centro di tutto il ruolo del bambino nella società, che ci è sembrato coerente con i perseguimenti di fini sociali e pedagogici più ampi, pur restando un modo attraverso cui stimolare i bambini al gioco, alla creatività e alla condivisione.

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La favola della buonanotte aiuta lo sviluppo del linguaggio e delle capacità di memoria.

La favola della buonanotte è un gesto semplice ma che talvolta può sembrare noioso e ripetitivo, soprattutto nella situazione classica in cui il bimbo ha un libro preferito e vuole solo ed esclusivamente quello.

Inoltre, dopo una giornata lunga, al lavoro o trascorsa interamente con i bambini, anche solo altri 10 o 15 minuti possono sembrare un tempo infinito: eppure, possono fare la differenza nello sviluppo mentale ed emotivo dei bambini.

Leggere stimola l’immaginazione

Nulla come storie di avventure fantastiche, ambientate in luoghi meravigliosi, stimola la naturale fantasia del bambino e la sua immaginazione. Quando leggiamo loro delle storie belle e appassionanti, li vediamo letteralmente pendere dalle nostre labbra, ansiosi di non perdersi nemmeno una parola.  La favola della buonanotte permette al tuo bambino di immedesimarsi nei personaggi delle storie. Questa immedesimazione è molto importante perché, a questa età, non c’è una differenza netta tra immaginazione e realtà. Il personaggio con cui il bambino si identifica e che alla fine vince o ha la meglio, lo rassicura e lo aiuta a riconoscere e ad affrontare le sue paure.

Pronuncia e grammatica

Raccontare storie che i bambini ascoltano con attenzione ci permette anche di insegnare loro la grammatica corretta, la pronuncia e la dizione. Non passerà molto tempo che li sorprenderemo ad utilizzare vocaboli anche un po’ astrusi che compaiono nelle loro favole preferite.

Una routine rassicurante

La sera è un momento in cui i bambini hanno maggior bisogno di coccole e rassicurazioni. Il fatto di leggere una storia crea una routine (che rassicura i bambini). Ti permette, inoltre, di ritagliarti un momento di dolcezza, contatto e serenità con tuo figlio. Questo rafforzerà il vostro legame e aiuta a staccare dai ritmi serrati imposti dalla routine giornaliera!

La struttura stessa delle storie ci permette di inserire gli eventi in ordine cronologico insegnando così ai bambini le tecniche di narrazione di base, utili anche nella vita quotidiana. Inoltre, ascoltare una favola letta dalla mamma è molto diverso che guardare la tv: il bambino può fare domande, ipotesi su cosa succederà o commentare questo evento o quel personaggio, e tutte le risposte le riceve da una persona in carne ed ossa.

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