Articoli

Gli effetti benefici del mare per grandi e piccini sono innegabili ma il periodo nel quale si deve rimanere al mare per usufruire dei suoi benefici è piuttosto lungo; non basta il week-end “mordi e fuggi” ci vogliono almeno due o tre settimane.

Che il mare rappresenti un vero e proprio toccasana per la salute dei bambini è un dato di fatto. Pediatri e medici lo ripetono in continuazione.

Ma perché? Ve lo siete mai chiesti? Le ragioni sono svariate, infatti l’aria di mare, ricca di sali iodati, è un vero toccasana per i loro bronchi e la loro salute in generale. Senza contare i benefici del sole, che se preso con le dovute precauzioni contribuisce a irrobustire le ossa, fare il pieno di vitamina D e a contrastare numerosi disturbi.

Il sole

Il sole fa bene alle ossa e alla pelle, infatti la sua esposizione contribuisce a fissare il calcio e contrasta il rachitismo.Il sole stimola la produzione di vitamina D (vitamina del sole ) che è fondamentale per un corretto sviluppo osseo (soprattutto nei bambini) ed è molto importante per prevenire alcune patologie. Inoltre, il sole aiuta anche la pelle, ad esempio in caso di dermatiti atopiche (che colpiscono i bambini) ed eczemi purché venga protetta in modo adeguato con le dovute creme solari.

É sempre importante non esporre al sole i bambini nelle ore centrali della giornata.

L’acqua

L’acqua di mare fa bene, dal nasino che cola all’eczema. Contiene infatti magnesio ed è ricca di iodio, potassio e altri sali minerali, ideali per pelle secca e irritata. Purifica inoltre le vie respiratorie, agendo preventivamente contro i tipici malanni invernali e le infezioni delle vie respiratorie. L’aria del mare non solo stimola il sistema immunitario, ma favorisce anche la respirazione, garantendo una migliore ossigenazione del sangue. Il mare è, inoltre, in grado di regolare il ritmo sonno-sveglia. Per tutte quelle mamma che vorrebbero far dormire meglio i propri bambini, è molto probabile che grazie al tempo trascorso all’aperto con il sole, si aumenta la produzione di melatonina (ormone che indice al riposo notturno) e poi, il suono del mare concilia la nanna.

L’acqua del mare è davvero un farmaco naturale per il corpo dei bambini.

L’aria

L’aria del mare fa bene a tutti, ma fa ancora meglio ai bambini perché ricca di iodio, magnesio, potassio e altri preziosi sali minerali. Respirarla equivale a fare un aerosol naturale, che purifica le vie respiratorie dei neonati, agendo preventivamente contro i tipici malanni invernali.

Continua a seguirci per altre info:

www.victoriavillage.it

Mai lasciare un bambino senza la possibilità di colorare

Più che un passatempo, colorare è un linguaggio che mette a nudo le emozioni del bambino; specialmente nel caso in cui il bambino abbia difficoltà a esprimersi a parole, colorare diventa uno strumento per ascoltare la sua voce interiore.

I bambini e i ragazzi dovrebbero essere lasciati liberi di colorare ogni volta che ne hanno voglia. Quando un bambino colora esprime sé stesso, i suoi sentimenti e descrive il mondo che lo circonda.

Si può capire molto della personalità del bambino e della sua salute interiore osservando i colori che usa e che cosa disegna.

Ad esempio, se usa colori molto scuri potrebbe esserci qualcosa che lo disturba e non lo lascia sereno: se è arrabbiato, per esempio, potrebbe scarabocchiare il foglio con il nero fino a che il disegno sottostante non è più visibile. Se invece disegna cuori, sole e oggetti piacevoli esprime soddisfazione, felicità e amore.

Ma quali sono i vantaggi che derivano dall’attività del colorare?

Stimola la creatività

Colorare non è un’azione monotona e ripetitiva: chi colora scopre che si può farlo in moltissimi modi diversi, con moltissime varietà di colore, con tanti materiali diversi.

Migliora la concentrazione

Chi colora riesce a concentrarsi unicamente sulla realizzazione di quanto sta facendo. Chi non porta a termine quanto ha iniziato ha visivamente un riscontro negativo in quanto il suo disegno rimane palesemente incompleto ai suoi occhi e agli occhi degli altri: questo rappresenta di per sé uno stimolo a completarlo e ad eseguirlo nel migliore dei modi.

Migliora la motricità fine

Colorare, inoltre, è un ottimo esercizio per potenziare la coordinazione occhio-mano e quindi lo sviluppo della motricità fine; i bambini crescendo diventeranno ragazzi sempre più precisi in grado di migliorare a livello tecnico la loro capacità di colorare.

Aumenta la capacità espressiva

Attraverso la scelta del colore e la tecnica con la quale lo applica il bambino da voce alle proprie emozioni e ai propri sentimenti anche a quelli che per vari motivi non vogliono e non riescono a verbalizzare. Il colore arriva là dove le parole falliscono e diventa un tramite degli stati d’animo più profondi e sinceri.

Abitua al rispetto delle regole

Il bambino che colora impara a stare dentro agli spazi, a rispettare i confini e i limiti. In questo senso si abitua al rispetto delle istruzioni e delle regole; talvolta sono liberi di colorare come desiderano, altre volte devono rispettare le regole.

Colorare è un modo che consente al bambino di esprimere i propri sentimenti e le emozioni che ha dentro di sé.

Continua a seguirci per altre news:

www.victoriavillage.it

Il gelato è un alimento vero e proprio, adatto a tutte le età, dai bambini ai nonni, la cui origine è antica forse quanto l’uomo.

Il gelato è un ottimo alimento per i nostri bambini, nutriente, dissetante, rinfrescante, perfetto soprattutto quando fa più caldo.

Il gelato non è la gratificazione o premio di fine giornata per il bambino che è stato bravo, ma proprio perché cibo, deve essere correttamente inserito nell’alimentazione quotidiana, per non creare squilibri qualitativi e quantitativi del fabbisogno nutrizionale del bambino.

Il momento migliore per far assaggiare il primo gelato al bambino è dopo l’anno di vita, anche se probabilmente lo ha già assaggiato durante la sua vita intrauterina, se la mamma lo ha mangiato.

Gelato artigianale, confezionato, vegano: quale scegliere?

Dipende dal gusto, dalla preferenza: c’è chi preferisce il gelato artigianale, chi ama quello industriale, igienicamente sicuro, ben confezionato e che si presenta sotto varie forme commerciali, c’è chi lo vuole esclusivamente vegano per scelta salutistica.

Senza nulla togliere ai gelati confezionati-industriali, quelli da preferire, sempre, sono i gelati artigianali e in particolare i gelati alla frutta, perché non contengono latte, a differenza di quelli alle creme, anche se oggi è facile trovare qualche gusto preparato con latte di riso o di soia.

Tipi di gelato:

-quelli alla frutta contengono succo e polpa di frutta, cui viene aggiunta acqua o latte e zucchero, a volte anche albume e grassi vegetali;

-il sorbetto alla frutta invece non prevede l’aggiunta di grassi, mentre il ghiacciolo prevede l’utilizzo di acqua e zucchero con l’aggiunta di sciroppi o succhi di frutta, di infusi di te e caffè, di bibite, per legge è ammessa la presenza di grassi e proteine del latte;

-nei gelati alle creme vi sono zucchero, latte, panna, yogurt e uova, e a questi ingredienti base ne vengono aggiunti altri per definirne il gusto: ad esempio il cioccolato, le nocciole, il pistacchio, frutta secca tritata, ecc.. Ne consegue che 100 grammi di gelato alla frutta, un po’ meno di un cono o coppetta artigianali piccoli, forniscono in media 160 Kcal, la stessa quantità di gelato al cioccolato ne fornisce circa 230 e alla panna circa 300-320 Kcal.

Dunque il gelato alla frutta è un ottimo spuntino, utile d’estate per sostituire cibi più grassi, come pizzette, panini con salumi, merendine farcite, ecc., il gelato alle creme potrebbe essere consumato come lo spuntino di un bambino che pratica una attività fisica intensa.

Gustare un gelato vuol dire, dal punto di vista energetico e nutritivo, fare uno spuntino ottimale senza appesantire il fisico e la digestione, ma fornendo la giusta dose di energia.

Continua a seguirci per altre news: https://victoriavillage.it

 

Tra le attività consigliate, la scherma sta diventando sempre più degna di attenzione da parte dei genitori per i propri figli. Perché?

Quando si sceglie lo sport per i propri figli, si guarda prevalentemente allo sviluppo fisico e si tendono magari a prediligere sport simmetrici (come il nuoto, la corsa); non considerando l’aspetto mentale.

Nella scherma l’aspetto mentale è molto sviluppato.

La scherma è uno sport che sviluppa la concentrazione e la destrezza, indicato anche per i bambini con disturbi dell’attenzione.

L’etimologia della parola ‘scherma’ (che significa proteggere, coprire) rappresenta lo spirito che caratterizza quest’arte: utilizzare la propria arma come difesa fra sé e l’avversario.

Che cos’è la scherma?

Arte da combattimento praticata fin dai tempi antichi, oggi la scherma è anche una disciplina olimpica molto apprezzata per l’eleganza e i traguardi raggiunti.

Innegabilmente è uno sport sano che richiede forza d’animo e capacità di gestire le emozioni, un aiuto concreto nella ricerca di quell’equilibrio interiore. Il combattimento, infatti, è una felice combinazione di strategia, agilità, coordinamento e resistenza.

L’esercizio aiuta a potenziare i punti di forza e supportare le debolezze portando ciascun atleta a risultati visibili e gratificanti. Sviluppare l’autocontrollo è la regola base della scherma: imparando a dominare corpo e mente si rafforza l’equilibrio psicologico dei bambini aiutandoli nella crescita emotiva più di tanti altri sport.

La scherma si pratica in pedana con una delle tre armi che caratterizzano le specialità dello sport: il fioretto, la spada e la sciabola. La spada e il fioretto sono armi di punta, la sciabola è un’arma di punta, taglio e controtaglio. Nella disciplina del fioretto e della sciabola il punto è assegnato al combattente che attacca e tocca l’avversario, nella disciplina della spada ottiene il punto l’atleta che tocca per primo. Il bersaglio valido nella spada è tutto il corpo, nel fioretto è invece il tronco, nella sciabola è il corpo dalla cintura in su, braccia e testa comprese.

I due schermitori si fronteggiano guidati da un arbitro con lo scopo di fare punti colpendo l’avversario sia di punta che di taglio con una ‘stoccata’.

Le armi degli atleti sono collegate ad apparecchi elettronici che (insieme all’arbitro) verificano la stoccata vincente. Ogni attacco inizia con un saluto nel segno del rispetto per l’avversario, per l’arbitro e per il pubblico, si conclude con un’amichevole stretta di mano: la scherma incoraggia la capacità di vincere o perdere con disinvoltura riconoscendo uguale dignità a entrambi i combattenti.

A che età iniziare la scherma?

Il bambino intorno ai 6 anni d’età in genere inizia con il fioretto, l’arma più leggera, sarà il maestro che, guidandolo con le tecniche di base, saprà indirizzarlo verso l’arma più adatta a lui.

Non è necessario possedere particolari caratteristiche fisiche, la scherma sviluppa doti di agilità e scioltezza di movimenti, va bene per tutti e può essere praticata per tutta la vita. Sono il carattere e il temperamento ad orientare il giovane atleta verso l’una o l’altra disciplina, una maggiore introversione e un atteggiamento schivo e cerebrale, ben inquadrato può diventare un punto di forza come l’intraprendenza e la capacità di prevenire le mosse dell’avversario.

Victoria Village, nei suoi centri estivi, organizza lezioni di Scherma. Nei nostri corsi per Bambini, gli allievi possono imparare la scherma dei nobili cavalieri e dei valorosi moschettieri!

Per maggiori info, contattaci.

I bambini sono particolarmente vulnerabili alle ondate di calore: con l’arrivo dell’estate è bene prestare particolare attenzione.

Le temperature elevate tipiche dell’estate sono nemiche di piccoli e grandi. Come ci dobbiamo comportare per la sicurezza del nostro bambino?

Attenti alla disidratazione!

Più sono piccoli, più i bambini sono esposti al rischio disidratazione. Questo perché sudano di più, non riescono a disperdere efficacemente il calore e come se non bastasse non sempre comunicano alla mamma che hanno sete. I bambini hanno meno probabilità degli adulti di ricordare di bere liquidi, specialmente quando si divertono a giocare fuori casa, quindi hanno bisogno del nostro aiuto. Ecco perché è importante offrirgli da bere spesso, specie quando ci si trova nei luoghi più caldi dove si suda di più.

Cosa dargli da bere: acqua o succo?

L’acqua è di gran lunga superiore al succo per prevenire la disidratazione.

Il succo di frutta estingue la sete e contiene vitamine e sostanze nutritive, tuttavia è anche ricco di calorie, può contribuire ad un inutile aumento di peso e può essere pieno di sostanze chimiche spaventose.

Una piccola porzione o due di succo di frutta al giorno va bene con la colazione o gli spuntini, ma quando si caricano i liquidi per rimanere freschi, è meglio l’acqua per prevenire la disidratazione.

Prediligi un’alimentazione ricca di liquidi.

In estate bisogna dare la preferenza ad un’alimentazione ricca di frutta e verdura, che contengono un’alta percentuale di liquidi e di sali minerali che si perdono con la sudorazione. Limitare invece i grassi, che servono all’organismo per produrre calore di cui adesso proprio non abbiamo bisogno!

Al fresco nelle ore più calde!

Nelle ore più calde, il bambino deve essere tenuto a casa o comunque in un luogo fresco. Se lo portiamo in spiaggia, alle 11 si va via e si può tornare dopo le 17.

Aria condizionata con moderazione.

Per rinfrescare gli ambienti, il condizionatore è un’ottima soluzione, anche nella cameretta del bambino, senza abbassare troppo la temperatura, per evitare sbalzi troppo bruschi tra dentro e fuori; inoltre è bene dirigere le alette in modo che il vento non gli arrivi addosso in modo diretto. Una buona alternativa è costituita dal ventilatore, che smuove l’aria e aiuta la traspirazione cutanea.

Ok a un bagno rinfrescante.

Se fa molto caldo, si può fare un bagnetto in una vasca o per chi è più fortunato in piscina. È piacevole e ritemprante, per evitare inconvenienti però meglio farlo lontano dagli orari della digestione.

Giocare all’ombra.

Incoraggiare il bambino a giocare all’ombra, ad esempio sotto gli alberi, specialmente quando il sole è più forte. Inoltre, è opportuno coprire le parti esposte della pelle del bambino con un cappello e proteggerlo con la crema solare, anche nei giorni nuvolosi, soprattutto proteggere le spalle e la nuca del bambino quando gioca, poiché queste sono le aree più comuni per la solarizzazione.

Se stai cercando un’attività estiva per i tuoi figli scopri i centri estivi di Victoria Village. I nostri centri estivi si svolgono tra attività ludico creative, giochi di gruppo, attività motorie, in ambienti concepiti appositamente a misura di bambino.

Anche quest’anno l’estate avrà un sapore diverso!

Il disegno è una delle prime forme di comunicazione ed espressione di un bambino. Una nuova lingua che richiede un periodo di apprendimento.

Il disegno è una delle attività ludiche preferite dai bambini, poiché semplice e ricca di stimoli creativi, importanti per la loro corretta crescita cognitiva; il disegno infantile, inoltre, costituisce anche la manifestazione più pura di ciò che i bambini vivono nella quotidianità.

Il disegno dei bambini può essere considerato come uno tra i principali canali comunicativi e mezzi espressivi, a partire dai primi anni di vita.

Attraverso i disegni, i bambini, ci parlano e spesso ci dicono cose che non sarebbero in grado di spiegare con le parole.

Perché il disegno è così importante per i bambini?

Stimolare i bambini verso un’attività importante come quella del disegno è fondamentale per un corretto sviluppo cognitivo e delle abilità manuali. Infatti, attraverso questa attività i bambini imparano un modo di esprimersi del tutto naturale, che li aiuta a comprendere le proprie emozioni e il mondo che li circonda in maniera totalmente autonoma.

I benefici del disegno per i bambini

Stimola la creatività

Quando un bambino inizia a disegnare, inaugura la strada dell’immaginazione. Imprimendo pochi tratti su un foglio, inizia a rappresentare personaggi e oggetti che sceglie, prendendoli dal mondo che lo circonda. Se poi gli si chiede di spiegare i suoi disegni: si rimarrà sorpresi dalla ricchezza della sua inventiva.

Favorisce la coordinazione cervello, occhio e mano

Ancora non sanno leggere ed è per questo che i bambini rimangono affascinati quando vedono sulla carta raffigurazioni piene di colori e disegni. È praticamente l’unico linguaggio visivo che capiscono. I primi disegni non avranno alcun senso. In questa fase, i bambini non hanno sviluppato ancora sufficiente coordinazione tra cervello, occhio e mano. Ecco perché mancheranno ordine e significato nei loro disegni. Piano piano, il bambino inizierà a perfezionare il suo approccio al disegno. Scoprirà che i movimenti che fa sono legati alle linee che sta disegnando sulla carta.

Disegnare è un ottimo esercizio per sviluppare abilità motorie fini, migliorando il movimento delle dita, fondamentale affinché più avanti possa iniziare anche a scrivere.

Stimola il senso di osservazione

Il disegno aiuta i piccoli a organizzare le idee e migliora la percezione di quello che li circonda. Il bambino, infatti, per disegnare, ricorrerà a tutto quello che vede attorno a sé. Questo favorisce anche un migliore senso di osservazione. Il cervello lavora più attivamente, dato che l’obiettivo è rappresentare la realtà sulla carta nel modo più fedele possibile.

Rafforza l’autostima

Disegnare rafforza l’autostima. I bambini cercano di distinguersi con le loro “prodezze” artistiche. Ciò porta loro gioia e soddisfazione. Sentono che stanno facendo qualcosa di importante. È importante incoraggiare e applaudire le loro opere d’arte.

Esprime le proprie emozioni

Attraverso il disegno, il bambino trasmette le proprie emozioni: tratti spessi e forti se è arrabbiato o più leggeri se è tranquillo e sereno. Inoltre, dovrà imparare ad essere paziente per riuscire a realizzare alcuni disegni che ha in mente.

Il disegno oltre ad essere una delle attività preferite dai bambini è fondamentale per aiutare anche i genitori a capire meglio il proprio bambino!

Victoria Village organizza laboratori di animazione artistica, con l’obiettivo di stimolare i bambini in modo da renderli creatori attivi delle situazioni sociali che vivono!

L’arte svolge un ruolo importante nello sviluppo e nella crescita dei bambini, va, dunque, stimolata la curiosità e la creatività, in modo da gettare le basi affinché sin da piccoli si apprezzi la bellezza dell’arte e le emozioni che è in grado di suscitare.

Ma come possiamo far amare l’arte ai bambini sin da piccoli?

Imparare a creare e ad apprezzare l’arte è fondamentale per lo sviluppo delle nuove generazioni, soprattutto in un contesto sociale in cui si vive molto di fretta e l’universo emotivo è spesso delegato ai social.

Offrire ai bambini uno spazio personale per creare, nonché sensibilizzarli all’educazione artistica, vuol dire non solo creare il presupposto affinché sappiano guardare il mondo con occhio critico e consapevole, ma anche donare loro un luogo intimo, segreto e libero all’interno del quale poter manifestare sentimenti ed emozioni senza filtri.

Per permettere ai bambini di amare l’arta è importante coinvolgerli nelle arti visive, sia lasciando che creino sia portandoli al museo o alle mostre per stimolare la loro educazione artistica.

Capacità motorie: saper tenere un pennello o un pennarello è un’abilità che si affina con la pratica e già a quattro anni i bambini dovrebbero saper disegnare un cerchio con sicurezza e usare le forbici per tracciare una linea. Spesso diamo per scontato che i bambini sappiano disegnare o lo faranno quando andranno a scuola, in realtà mettere in mano colori e pennelli sin dalla tenera età allena le loro capacità di coordinamento;

Stimolare la curiosità: i genitori dei bimbi piccoli possono disegnare degli oggetti, stimolando la curiosità, per poi pronunciare il nome di ogni oggetto; disegnare, invece, per i bambini più grandi vuol dire dare voce e colore a sentimenti che difficilmente si riesce ad esprimere con le parole.

Educazione visiva: i bambini di oggi sanno come usare tablet e smartphone, il che dimostra che acquisiscono informazioni visive ben prima di poter leggere. Lavorare l’argilla, infilare perline in un filo, incollare piccoli oggetti su tela o carta, creare e dipingere sono attività molto importanti per aiutare i bambini a conoscere il mondo e riuscire ad interpretare, criticare ed anche utilizzare le immagini visive.

Consapevolezza culturale: portare i bambini in visita ad un museo, far vedere loro un’opera d’arte significa dare loro le basi per la costruzione di una coscienza critica e culturale. In questo modo avranno gli strumenti per poter interpretare il mondo che li circonda e distinguere i messaggi contraddittori o negativi.

Sviluppo delle capacità critica: quando i bambini vengono incoraggiati ad esprimersi e ad assumersi dei rischi nella fase di creazione artistica sviluppano una certa capacità critica e di innovazione che sarà molto importante nella vita adulta.

Victoria Village organizza corsi di arte contemporanea con l’artista Marco Biscardi.

Durante il corso, verranno trattate in modo interattivo le più importanti correnti artistiche del ‘900, ripercorrendo le opere di alcuni dei maggiori artisti – dai surrealisti Salvador Dalì e Joan Miró così all’eccentrico Cai Guo-Qiang con la sua polvere da sparo, Mondrian e le linee geometriche fino alla giapponese Kusama, l’arte minimalista del cubano Torres con accento sul lato consumistico della società in cui tutto è destinato a consumarsi (e lentamente a morire); non mancherà il protagonista della pittura del XX secolo, Picasso – assieme al Georges Braques l’inventore del cubismo; l’appassionato di pop art Roy Lichtenstein ma anche Bansky – lo street artist che ha conquistato il mondo.

Per maggiori info: https://victoriavillage.it

Giocare all’ aria aperta è molto importante per i bambini, per la loro fantasia e il senso di responsabilità: ecco perché

Oggi i bambini trascorrono troppo tempo in ambienti chiusi e troppo poco all’aria aperta, complici gli stimoli che ricevono in casa, tra la Tv, i tablet, i pc, ed anche i vari giocattoli di cui hanno pieni i contenitori nelle camere.

Ma ciò di cui mente e corpo di un bambino ha realmente bisogno è di respirare aria vera. Stare all’aperto almeno un’ora al giorno, significa andare a stimolare tutti i sensi del piccolo. Ciò vuol dire che, giocando fuori casa, si pongono delle resistenti basi al proprio sviluppo psicofisico, come sociale.

Stare all’aria aperta è fondamentale per migliorare lo sviluppo cognitivo-percettivo-emotivo, infatti il bambino impara ad adattarsi all’ambiente.

Scopriamo nel dettaglio perché è così importante stare all’aria aperta:

Il tempo trascorso all’aria aperta migliora il sistema immunitario

Il tempo trascorso all’aria aperta migliora e rafforza sensibilmente il sistema immunitario dei più piccoli. Un sistema immunitario più forte vuol dire meno malanni di stagione, meno febbre e, in generale, un migliore benessere per la salute dei bambini. Gli agenti infettivi, infatti, circolano di più, e più favorevolmente, negli ambienti chiusi. Germi, virus e batteri si trasmettono infatti da una persona all’altra e più l’ambiente è chiuso e saturo e più rimangono nell’aria aumentando le possibilità di infezione.

Stare all’ aria aperta aiuta i bambini a sviluppare il rispetto per gli altri

Passare del tempo all’aria aperta è indispensabile per sviluppare rispetto ed empatia verso l’ambiente che li ospita. Inoltre, quando si tratta di spazi comuni, il bambino impara a condividere e a rispettare gli altri bambini e spazi.

Giocare all’aria aperta stimola la creatività

Lo stimolo creativo è enormemente maggiore rispetto a quello che i bambini possono trovare in casa. Non avendo giochi a disposizione, il bambino è stimolato ad inventare nuovi giochi con quello che trova in maniera casuale. Inoltre, anche la vista dei più piccoli trae enormi benefici nel passare del tempo all’aria aperta. La luce intensa attiva la dopamina, un neurotrasmettitore rilasciato nella retina, che rallenta la crescita in lunghezza del bulbo oculare.

I giochi all’aria aperta sono più divertenti

Il gioco all’aria aperta, con le infinite possibilità che regala, è molto più divertente rispetto a quello in casa. Non ci sono schermi sui quali guardare, tasti da pigiare, porte che si chiudono e mobili che ingombrano, stare all’aperto vuol dire avere molte più possibilità per divertirsi e scoprire giochi nuovi.

Giocare all’aria aperta rende liberi

Non ci sono regole: quando si gioca all’aria aperta, i bambini possono solo scoprire, esplorare e conoscere il mondo a modo loro e alle loro condizioni, senza direttive prestabilite ma con regole elaborate al momento dai bambini stessi con un indubbio vantaggio sugli stimoli che il cervello riceve.

Victoria Village organizza avventure e incontri bimensili nel bosco per lasciar vivere ai bambini un’esperienza unica, avvicinandoli alla natura e mettendo alla prova le loro capacità.

Il bambino che viene portato nel bosco ha l’occasione di vivere un’avventura unica e, allo stesso tempo, educativa; sentirà il bosco e la natura come un ambiente che gli appartiene, ma allo stesso tempo come un luogo di tutti: ecco perché bisogna insegnargli a non strappare foglie o rompere i rami degli alberi trasmettendogli il concetto di rispetto per la natura.

Il 22 Aprile si celebra la Giornata mondiale della Terra: come possiamo spiegare ai bambini il significato di questa giornata?

Come nasce la Giornata della Terra?

Il 29 gennaio 1969 una piattaforma petrolifera localizzata a sei miglia dalla costa di Santa Barbara, circa 200 chilometri a nord di Los Angeles, esplose, causando la morte di tantissimi animali tra pesci, uccelli e mammiferi.

Lo scoppio fu causato dalle fortissime pressioni sotterranee dovute all’opera di trivellamento del fondale marino.

Litri di petrolio, fanghi ed acque di risulta vennero riversati nel mare per undici giorni ininterrottamente. Il mare si colorò di nero.

I cittadini di Santa Barbara si mobilitarono in un modo straordinario e promisero che un tale scempio non si sarebbe più realizzato lungo le loro spiagge.

Si organizzarono in un movimento chiamato “Get oil out”, raccogliendo più di centomila firme per vietare le trivellazioni offshore.

L’eco di questa tragedia fu sentita in tutta l’America e le proteste giunsero fino a Washington, la capitale. Nel giro di un solo anno furono approvate leggi severissime per difendere il mare e l’aria.

Il 22 Aprile 1970, 20 milioni di americani si unirono in un appello vigoroso quanto angosciato per la salvezza del nostro pianeta.

Da allora ogni 22 Aprile si celebra l’Earth Day, una giornata per riflettere da condividere con ogni cittadino del mondo interessato allo stato di salute del pianeta su cui vive.

Come spiegare il significato della Giornata della Terra ai bambini?

È fondamentale coinvolgere i bambini fin da piccoli infondendo in loro la consapevolezza dell’importanza della salvaguardia del pianeta sul quale viviamo.

Un modo carino per coinvolgerli è guardare insieme un cartone o un film che tratta questo tema per sensibilizzarli al rispetto del nostro pianeta; fare una passeggiata nella natura, avvicinarli al verde con la cura di una piantina o dell’orticello (per chi abita in campagna e ne ha uno).

Come possiamo aiutare la Terra?

Il futuro è anche nelle nostre mani e sappiamo che dobbiamo agire per aver cura del nostro pianeta e dei suoi abitanti, animali e piante compresi. Come?

-Riciclare, facendo la raccolta differenziata,

-non sprecare l’acqua,

-usare meno oggetti di plastica (come i giocattoli), preferendo quelli di legno o di altri materiali naturali,

-mangiare il più possibile alimenti a km 0, cioè prodotti vicino a te, evitando così di inquinare con i trasporti,

-utilizzare la bici e i mezzi pubblici invece dell’automobile,

-usare prodotti ecologici per la pulizia della casa e della vostra persona,

-parlare di questi argomenti in famiglia e con gli amici.

La Giornata Mondiale della Terra è celebrata in tutto il mondo contemporaneamente, da persone di tutte le origini, fedi e nazionalità al fine di far crescere e diversificare il movimento ambientalista in tutto il mondo, e di renderlo il più efficace veicolo di promozione, per una sana e sostenibile permanenza di ogni essere umano sul pianeta.

Anche Victoria Village ha celebrato la Giornata mondiale della Terra con LABORATORI CREATIVI E INTERATTIVI!

Lo sport, sinonimo di salute, maestro di vita, tanto da esser riconosciuto dalle Nazioni Unite come un diritto fondamentale.

Tutti i bambini dovrebbero praticare una regolare attività sportiva a partire dai 3 anni di età: lo sport fa bene sia al fisico che alla mente e li aiuta a crescere e svilupparsi in modo sano e sereno.

I bambini che praticano sport rafforzano il corpo, ma apprendono anche l’importanza di valori fondamentali come l’amicizia, la solidarietà, l’autodisciplina, la fiducia in sé stessi, il lavoro di squadra.

Perché i bambini dovrebbero fare sport?

Lo sport fa bene alla salute

I bambini conducono sempre più spesso una vita sedentaria. Ci si muove molto poco durante l’arco della giornata, a scuola seduti tra i banchi, a casa abusando di tv e videogiochi e per la maggior parte degli spostamenti vengono accompagnati in auto dai genitori. Un’attività fisica regolare aiuterà i bambini a sviluppare l’apparato osseo, a mantenere sotto controllo il peso, a migliorare la circolazione e a irrobustire l’intero organismo, prevenendo le malattie.

Lo sport insegna a socializzare

Lo sport è il momento di condivisione per eccellenza: aiuta i bambini più timidi a socializzare, e quelli più emotivi ad acquisire una buona capacità di adattamento; insegnando loro valori fondamentali come quello del dialogo e dell’altruismo. I bambini imparano a collaborare, a condividere, e apprendono la definizione degli obiettivi e la costruzione di relazioni.

Lo sport educa alla disciplina

Lo sport per un bambino è una vera e propria scuola! Apprendere le regole del gioco e imparare a rispettarle lo educherà alla disciplina nella vita di ogni giorno, portando ottimi risultati anche nel rendimento scolastico.

Lo sport fa crescere l’autostima

Lo sport aiuta il bambino a diventare più consapevole di sé stesso. L’attività fisica è essenziale per fortificare il carattere: si entra in contatto col proprio corpo, si impara a conoscerne la capacità, le risposte, sentendosi sempre più a proprio agio. Questo rapporto sereno con la propria fisicità è davvero fondamentale per poter assumere sempre più sicurezza via via che si cresce e divenire più consapevoli di sé.

Lo sport insegna l’importanza dell’impegno

Lo sport insegna che per raggiungere i propri obiettivi è necessario faticare, allenarsi con costanza e non demordere mai! Gli psicologi confermano che lo sport aiuta il bambino a sviluppare la cosiddetta “forza di volontà a-nevrotica”, quella in cui si impara a puntare in alto, ma consapevoli che a volte si può vincere e a volte no.

Non esiste un’attività sportiva ideale in assoluto l’importante è che sia il bambino e non il genitore a sceglierla. Che sia basket, calcio, skateboard, karate o atletica, che sia praticato a livello amatoriale o agonistico, in palestra o all’aria aperta, non importa: quello che è importante è muoversi!

Victoria Village organizza tante attività sportive nel rispetto delle Misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza infettivologica da SARS-Cov2.

Contattaci per maggiori info!

CONTATTI

Victoria Village Junior
Via Vincenzo Gioberti 49 R – 61, 50121, Firenze
Tel: 327 026 8499 | Email: info@victoriavillage.it